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Trieste, professore gay toglie crocifisso dall'aula: "La Chiesa calpesta la mia dignità, sono stufo"

di laura vezzo domenica 26 ottobre 2014

2' di lettura

Un docente del liceo Dante-Carducci di Trieste ha tolto il crocifisso dall'aula, in segno di protesta contro la Chiesa, spiegando ai propri studenti la ragione del suo gesto. Il professore avrebbe reagito in tal senso, in seguito alle recenti affermazioni del Cardinale Camillo Ruini. La sentenza di Ruini - Il cardinale, intervistato dal Corriere della Sera, alla domanda "In Italia sembra vicina l'intesa sulle unioni civili; è un errore?" ha così risposto: "E' giusto tutelare i diritti di tutti, ma i veri diritti, non i diritti immaginari. Se c’è qualche diritto attualmente non tutelato che è giusto tutelare, e ne dubito, per farlo non c'è bisogno di riconocere le coppie come tali; basta affermare i diritti dei singoli. Mi pare l’unico modo per non imboccare la strada che porta al matrimonio tra coppie dello stesso sesso". "Scelgo la disobbedienza civile" - "Per l'ennesima volta, un importante esponente della gerarchia cattolica ha ribadito le posizioni omofobiche della Chiesa, affermando che l'omosessualità non è conforme alla realtà dell'essere umano. Nulla di nuovo, ma non per questo meno grave. Come docente e omosessuale non posso più accettare di svolgere il mio lavoro in un luogo, l'aula, segnato dal simbolo principale della Chiesa cattolica, che continua a calpestare la mia dignità di persona omosessuale. Non intendo più insegnare sotto un simbolo che rappresenta un'istituzione che continua a delegittimare la mia persona e quindi il mio stesso ruolo educativo". E continua l'insegnante: "Ho scelto la disobbedienza civile, con tutte le conseguenze che ne deriveranno, in quanto il nostro Stato non ci tutela da chi ci discrimina, anzi garantisce, in un ambito che dovrebbe essere laico, come la scuola pubblica, la presenza simbolica e di fatto di una Chiesa che non perde giorno per insultarci, in quanto persone che rivendicano diritti individuali e sociali. Mentre pagherò di persona le conseguenze del mio gesto, i rappresentanti delle più alte gerarchie della Chiesa cattolica potranno continuare indisturbate a fare dichiarazioni discriminatorie e lesive della nostra dignità". La solidarietà dell'Arcigay - "Desidero esprimere tutto il sostegno di Arcigay a Davide Zotti, l'insegnante che a Trieste ha tolto il crocefisso dall'aula del liceo nel quale insegna" si esprime così Flavio Romani, presidente di Arcigay.

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