Un assessore indagato con l’accusa di truffa aggravata ai danni della Regione dove siede in giunta. Due assunzioni sospette finite nel mirino della Corte dei Conti. Le grane di Deborah Serracchiani, governatrice del Friuli Venezia Giulia, le racconta l'Espresso con un articolo che scaraventa la numero due del Pd in odor di nomina ministeriale nel girone dei politici più beceri, quelli che Matteo Renzi ha promesso di rottamare. Eppure lei e i suoi sono ancora tutti al loro posto. Continua a fare l'assessore alla Cultura Gianni Torrenti che prima di essere nominato, secondo i pm che indagano, avrebbe costituito l’associazione “Spaesati”, al solo scopo di incassare contributi aggirando la legge. Dalla Regione sarebbero arrivati 170 mila euro, serviti non a far cultura, ma a finanziare illecitamente “Bonawentura”, la coop di cui è stato a lungo presidente. Continua a lavorare nel gabinetto della Serracchiani Davide Bonetto, 32 anni, vicesindaco dem di San Giorgio di Nogaro e pure Massimo Ceccon, 28 anni, consigliere comunale di Sel a Udine, sistemato alle Infrastrutture. Come scrive l'Espresso "il fantasma della casta infesta il Palazzo di Debora Serracchiani", ma lei non sembra per nulla preoccupata. Male che vada, se sarà cioè costretta a dimettersi, per lei c'è già pronta una poltrona a Palazzo Chigi.