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Unipol-Bnl: Fiorani patteggia

Fazio e Consorte a processo

Albina Perri
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Giampiero Fiorani, l'ex ad della Banca di Lodi, già coinvolto nell'inchiesta scandalo sulla mancata scalata all'Antonveneta, ha patteggiato oggi la pena per un'altra scalata fallita, quella di Unipol su Bnl, a sei mesi convertiti in 13.680 euro. Il gup di Milano, infatti, ha respinto la revoca del patteggiamento che lo stesso Fiorani aveva proposto nei mesi scorsi e che aveva notificato al gup solo ieri. Con l'ex numero uno della banca lodigiana altre due persone hanno patteggiato: l'ex direttore finanziario Gianfranco Boni e lo stesso istituto di credito come ente giuridico Al termine della lunga udienza preliminare che si è conclusa nella tarda mattinata di venerdì, il gup Luigi Varanelli ha prosciolto otto degli imputati tra i quali Marcellino Gavio e Luigi Del Vecchio. Sei, invece, sono i soggetti giuridici prosciolti: La Nuova Coop, La Coop Estense, Talea, Sias, Nomura e Credit Suisse First Boston. A processo davanti ai giudici della I Sezione penale, a partire dal 1 febbraio prossimo, saranno 28 persone tra i quali l'ex numero uno di Unipol Giovanni Consorte, il suo ex vice Ivano Sacchetti e l'ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio. I reati contestati agli imputati sono a vario titolo ostacolo all'autorità di vigilanza, aggiotaggio e insider trading. Il giudice ha mandato a processo tra gli altri anche l'allora direttore generale di Unipol, Carlo Cimbri, i banchieri Giovanni Zonin e Giovanni Alberto Berneschi, ai tempi rispettivamente presidente di Banca Popolare di Vicenza e Carige, e anche tutti i cosiddetti contropattisti tra cui gli immobiliaristi Stefano Ricucci e Danilo Coppola e Vito Bonsignore. Tra i rinvii a giudizio c'è anche Deutsche Bank e inoltre la stessa compagnia assicuratrice Unipol.

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