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"Preghiamo per l'Italia e per i migranti". Papa Francesco ad Assisi per il santo che gli ha dato il nome

Tra i 50mila fedeli accorsi per l'omelia del pontefice anche Enrico Letta
di Roberto Procaccini domenica 6 ottobre 2013

2' di lettura

Ad Assisi per san Francesco. Papa Jorge Bergoglio ha presenziato nella cittadina umbra alle celebrazioni per il santo povero, quello da cui (primo vescovo nella storia della Chiesa cattolica) ha tratto il nome. Il pontefice ha attraversato le strade di Assisi sulal papa-mobile, prima di celebrare la messa sul sagrato della basilica gotica dedicata al santo. Tra i 50 mila fedeli, presenti il premier Enrico Letta. "Non posso dimenticare che oggi l’Italia celebra San Francesco quale suo patrono - ha detto Bergoglio durante l'omelia -. Preghiamo per la nazione italiana, perché ciascuno lavori sempre per il bene comune, guardando a ciò che unisce più che a ciò che divide". Il pontefice si è poi raccolto in preghiera davanti alla tomba di san Francesco, dove è stato accompagnato da frate Mauro Johri, ministro generale dell’Ordine Francescano dei Frati Minori Cappuccini e dai religiosi che svolgono il servizio pastorale. Il Papa in visita nella Basilica, guarda le foto Ancora un pensiero su Lampedusa - Il pontefice ha destinato ancora una riflessione alle vittime della tragedia di Lapedusa, dove più di 110 migranti sono morti nell'affondamento di un peschereccio. "Tutti voi siete stati spogliati da questo mondo selvaggio che non dà lavoro, che non aiuta, che non importa se ci sono bambini che muoiono di fame nel mondo - ha detto il papa durante la visita alla sala della Spogliazione, dove Francesco rinucniò ai beni terreni -, non importa se tante famiglie non hanno da mangiare, non hanno la dignità di portare pane a casa. Non importa che tanta gente debba fuggire dalla schiavitù, dalla fame e fuggire cercando la libertà. E con quanto dolore tanto volte vediamo che trovano la morte, come e successo ieri a lampedusa. Ma oggi è un giorno di pianto". Parole per la Siria -  Papa Francesco ha rivolto anche un pensiero sulla guerra civile che da più di due anni insanguina la Siria. "Sentiamo il grido di coloro che piangono - le sue parole -, soffrono e muoiono a causa della violenza, del terrorismo o della guerra, in Terra Santa, tanto amata da San Francesco, in Siria, nell’intero Medio Oriente, nel mondo". I ragazzi in difficoltà e la Caritas - Il pontefice ha iniziato il pellegrinaggio ad Assisi con una visita all'istituto Seraphicum, destinato ai ragazzi pluriminorati. "Questi ragazzi sono le piaghe di Gesù che hanno bisogno di essere ascoltate, di essere riconosciute" ha detto Bergoglio. Conclusa la funzione religiosa, il santo padre ha pranzato al centro Caritas di Santa Maria degli Angeli, dove si è impegnato a scambiare una parola con ciascuno dei 55 commensali.

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