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Omicidio via Muratori, arrestati due calabresi. Coniugi Spelta uccisi per 1 chilo di coca

I due presunti killer avevano comprato 1 chilo di droga dalle vittime, ma non volevano pagarla
di Roberto Procaccini domenica 29 settembre 2013

2' di lettura

A più di un anno dal duplice omicidio di via Muratori a Milano, scattano le manette per i due presunti colpevoli. Gli arrestati per l'assassinio di Massimo Spelta (43 anni) e della moglie Carolina Suleini Payano Ortiz (21 anni, dominicana) sono Mario Maffodda (59 anni) e Carmine Alvaro (41 anni). I coniugi Spelta, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sono stati uccisi per un'affare di droga non andato a buon fine. I killer - Rapina, sequestro di persona, associazione a delinquere finalizzato allo spaccio di cocaina e condanne per 25 anni: sono i precedenti di Mario Maffoda. L'uomo, di origine calabrese ma da lungo tempo residente in Liguria, ha perso un fratello e un cugino in guerre tra 'ndrine in provincia di Reggio Calabria. Gli investigatori, ai quali Maffoda ha reso piena confessione, hanno trovato nel suo appartamento 27 chili di cocaina. Carmine Alvaro, anche lui calabrese, era già agli arresti domiciliari per rapina. Il gip di Milano Maria Cristina Mannocci dovrà convalidare l'arresto dei due presunti sicari entro le prossime 48 ore. Cocaina - L'omicidio dei coniugi Spelta è maturato in seguito una compravendita di cocaina andata male. Ne sono convintni il pm Ennio Ramondini e il procuratore aggiunto Alberto Nobili, che hanno condotto le indagini con la Squadra Mobile di Milano. Massimo e Carolina Spelti avrebbero venduto un chilo di cocaina proveniente dal Sud America ai due calabresi al prezzo di 40 mila euro. I malviventi, però, avrebbero lamentato la scarsa qualità della droga, rimandando il pagamento della cifra pattuita. Di fronte alle insistenze e alle pressioni dei coniugi, i criminali avrebbero deciso di ucciderli nell'agguato poi consumato l'11 settembre 2012 in via Muratori.

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