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Concorso sulla morte del Cav:

titolo nuovo per le polemiche

Michelangelo Bonessa
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È partito come un'iniziativascherzosa per pubblicizzare la propria casa editrice, poi è diventato un verocaso nazionale. La casa editrice Noubs diChieti ha bandito il concorso "La notte in cui morì SilvioBerlusconi" giustificando così in un'intervista l'idea: SilvioBerlusconi e la morte sono due punti fermi e imprescindibili della vita di ogniitaliano. L'iniziativa ha avuto successo, troppo successo. Tanto che èdiventata una questione politica: i proprietari della casa editrice sonopartiti con un'iniziativa letteraria che li ha messi nel mirino delcentrodestra e non solo.  A questo punto la casa ha deciso di cambiare il titolo in "La notte in cui fu clonato Silvio Berlusconi" del concorso spiegandone le motivazioni in un comunicato stampa. Polemiche politiche - “Sconcertato epreoccupato”. Il senatore Fabrizio Di Stefano, vice coordinatore regionale del PdL,aveva commentato così “la deprecabile decisione” della Noubs di dare vita a unconcorso letterario con “La notte in cui morì Silvio Berlusconi” come tema peri racconti. “Questa iniziativa – aveva commentato il parlamentare del PdL – vaoltre ogni minimo buon gusto, si invitano i partecipanti a immaginare con tantodi dettagli la morte di Silvio Berlusconi. Per la prima volta in Italia aessere premiato sarà chi odia di più”. A questo punto alla Noubs hanno decisodi cercare un rimedio: in queste ore stanno elaborando un comunicato stampa conlo scopo di spiegare all'opinione pubblica che non si tratta di propaganda oincitamento all'odio, ma solo letteratura. È cultura bellezza. Michelangelo Bonessa Il comunicato della casa editrice - Editori sorpresi dal gossip. Quel che mai ci saremmo aspettati èaccaduto.  La letteratura, che perdefinizione dovrebbe essere esente da cadute di stile, è entrata a far partedel gossip. Un concorso letterario appena bandito è finito su tutte le pagine deiquotidiani nazionali, ricevendo un trattamento da ballerina di prima fila.Pagine non ancora scritte né pensate sono state oggetto di polemica. Comeavrebbe reagito Flaiano? Forse avrebbe detto che oggi la società è talmentevuota che la pagina bianca è oggetto di interesse più di quella scritta. Chequalcuno è capace di leggere oltre le righe bianche, perché non sa interpretarequelle nere. Che di analfabetismo non si muore, ma a furia di leggere nellerighe bianche si diventa ciechi. E di che cosa parlano i giornali? Dellemigliori intenzioni con cui nascondono la mancanza di novità. Un concorsoletterario per racconti inediti "La notte in cui morì SilvioBerlusconi" promosso dalle Edizioni Noubs (www.noubs.it)ha destato l'interesse di giornalisti di tutto rispetto, parlamentari,sociologi, e chi sa, potrebbe andare a finire anche su "Porta aporta" o su "Matrix", visto il clamore che ha suscitato, forse acausa del clima paranoico che sta coinvolgendo alcuni siti del web, nei qualisi inneggia alla morte del Premier. Gli editori chiedono ufficialmente scusa achi si è sentito offeso in qualche modo dall'iniziativa che non contiene unavisione di incitamento alla morte, alla persecuzione e a qualsivoglia forma diviolenza predicata da individui irresponsabili. Tanto meno di fomentare legesta di eventuali squilibrati o facinorosi. La fede c'è, e rimane, nellaparola e nella possibilità di capire e di essere capiti: nel bando non si facenno alla notte in cui fu ucciso Berlusconi, ma alla notte in cui morì. Come ènaturale per tutti. Agli scrittori viene assegnato il compito di inventare unoscenario futuro, di science fiction,ovvero di fantascienza, dato che nel bando si riporta l'avvertimento che ilPremier vivrà 120 anni. A scanso di equivoci, comunque, il titolo del concorsosarà modificato in "La notte in cui fu clonato Silvio Berlusconi". ASilvio non è permessa nessuna distrazione, neanche quella di riposare in pace.E allora Silvio non muore, si clona. Un concorso augurale, che farebbel'invidia perfino di Giulio Andreotti, il quale dichiarò che, se fosse statoconcesso agli uomini di scegliere il giorno della nascita, egli avrebbe optatoper un lontano futuro, in cui, grazie alla tecnologia e alle invenzioni scientifiche,avrebbe potuto rischiare di diventare immortale. Silvio lo diventerà, almenonella fantasia degli scrittori. Attendiamo a questo punto una telefonata delPremier, che, a differenza di molti giornalisti, è dotato di spirito umoristicoe di energia positiva, e non vede il male dove non c'è. Per questo, èsottilmente invidiato proprio da coloro che lo attorniano e che ne vengonoquotidianamente oscurati, incapaci di esprimere ironia e buonumore, livorosi epronti a riversare su altri il loro intimo disagio, la loro mancanza digenialità, la loro condizione di ombre che non saranno mai baciate dal sole, eche sempre all'ombra resteranno. Da parte degli editori, il rammarico che unainiziativa ritenuta dalla redazione di poco conto, utile solo a richiamarel'attenzione di giovani scrittori per avvicinarli alla letteratura, sia statacosì pubblcizzata, mentre altre molto più importanti restino sotto silenzio, onon venga dato loro il giusto rilievo a livello nazionale. Come il ConcorsoInternazionale "Cesare De Lollis", intitolato a una delle figure piùinteressanti del mondo culturale meridionale del primo Novecento, la cuicerimonia di premiazione si terrà il 21 novembre prossimo. Sfidiamo a questopunto i giornali a dare a "Cesare" ("De Lollis" ) quel che è spettato alla"Notte in cui fu clonato Silvio Berlusconi".

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