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"Gentilini istiga al razzismo"

Sceriffo imbavagliato 3 anni

Silvia Tironi
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Tutti loconoscono come lo ‘sceriffo' della Lega. E da oggi lo conosceranno come ilsindaco con il bavaglio. GiancarloGentilini, vicesindaco di Treviso, leghista della prima ora, è statocondannato dal Tribunale di Venezia per aver usato parole troppo forti controgli immigrati e contro la possibilità di aprire moschee in Italia: per tre anninon potrà più partecipare a comizi politici. Gentilini aveva detto la sua dalpalco del raduno della Lega di Venezia nel 2008: ne era seguita una denunciacon l'accusa di istigazione al razzismo. Ed è stato condannato, con lasospensione delle pene, e con rito abbreviato, anche al pagamento di una multada  4mila euro. L'accusa, sostenuta dalprocuratore della Repubblica Vittorio Borraccetti, aveva chiesto 6mila euro dimulta, pari a un anno e cinque mesi di reclusione. Il gip Luca Marini ha inparte accolto le richieste del procuratore che aveva indagato Gentilini perpropaganda ed istigazione al razzismo. Il difensore di Gentilini, l'avvocato.Luigi Ravagnan del Foro di Venezia, ha già annunciato il ricorso in appello.Per Ravagnan nelle frasi “non c'era alcuna maliziosità contro le razze, bensìil sostegno ad idee ben note del mio assistito finalizzate all'integrazione traetnie diverse”. Per Gentilini le accuse a lui mosse sono state il frutto “dichi è abituato ad andare all'assalto e ad esporsi porgendo il proprio pettomentre qualcuno è pronto a spararmi alle spalle”.

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