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Viviana Parisi, un amico di famiglia: "Era già sparita altre volte con Gioele. Poi tornava e urlava dal terrazzo"

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"Ha fatto davvero tanto per la moglie, già sette mesi fa erano chiari i problemi psichiatrici che assillavano Viviana Parisi".  A parlare è Emanuele Bonfiglio, gestore di una ditta di autobus per cui Daniele Mondello, il papà di Gioele, ha lavorato. "Prima di agosto, era già accaduto che la donna scomparisse, ma solo per alcune ore. Oppure, saliva in terrazza e iniziava a urlare ai vicini, leggendo passi della Bibbia: 'Siete tutti dei peccatori, diceva". Repubblica scrive che Daniele aveva lasciato il lavoro di autista di pullman per stare più vicino alla moglie.

 

 

"Durante il lockdown si erano anche trasferiti a casa dei genitori di lui. E avevano progettato di cambiare casa, per venire ad abitare a Messina. Ma poi Viviana aveva fatto saltare tutto. Daniele era davvero preoccupato per le crisi della moglie lei alternava fasi di deliri a momenti in cui diceva: 'Sto bene, non ho niente'. Ma continuava ad avere delle ossessioni. Ad esempio, anche quando amici o parenti giocavano col bambino, lei restava a controllare. Viviana non aveva voluto dare gli omogenizzati a Gioele, cucinava tutto lei: vedeva ombre e pericoli ovunque, per questo aveva un'attenzione morbosa nei confronti del figlio". L'ultimo rimpianto dell'amico di famiglia: "Nessuno, davvero, capì quanto era grande il malessere che Viviana si portava dentro ormai da mesi".

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