Bar dedicato alla blasfemia
aperto vicino all'abbazia
"Non pronunciare il nome di Dio invano", è il secondocomandamento del cattolicesimo. Ma a Follina, in provincia di Treviso, non tutti la pensano così. Nasce il “Bestemadora”, un bar che invita a bestemmiare, in ricordo dialcuni antichi climi anticlericali che si respiravano in molte osterie. Una scelta non molto elegante, se si pensa che il locale è stato aperto a pochi metridall'antica abbazia, con grande disappunto dei frati che reggono il monasterodel XII secolo. E è subito polemica. Gli stessi religiosi e molti cittadinisi sono rivolti al Comune per chiedere spiegazioni che per ora non sarebberoarrivate. L'esercente, Fabrizio Biz, si difende respingendo ogni accusa divolgarità, ricordando di aver inaugurato il locale il sabato Santo e apertoproprio il giorno di Pasqua. All'esterno del bar non c'è ancora un'insegna aindicare un luogo di imprecazioni, anche se una scritta intagliata sul legno ègià pronta, ma la dicitura è impressa in un cartello all'interno. Uno dei tantisistemati sulle pareti, tra bottiglie di vino del Duce, la scritta "cesso"sopra la porta dei bagni e in mezzo a vecchie tabelle prezzi di case ditolleranza.