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"Falsità le modifiche sui reati mafiosi"

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Palazzo Chigi smentisce Repubblica

Silvia Tironi
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“Circolanovoci false, originate da alcuni giornali, in merito alla volontà del presidentedel Consiglio di modificare la norma che ha consentito di arrivare al concorsoesterno in reati di mafia”. È secca la smentita di Palazzo Chigi, dopo lapubblicazione su ‘La Repubblica' di un articolo a firma di Ezio Mauro, ‘Uno scudo al Cavaliere per i reati di mafia' , nelquale il direttore del quotidiano scrive che “vogliono mettere manoal reato di concorso esterno in associazione mafiosa... quello che ha portatoalla sbarra tanti politici nelle zone di mafia, camorra, 'ndrangheta. Un reatoche in realtà non esiste, perché nel codice penale non c'è ma che 'vive' per lepronunce convergenti della Cassazione. Quindi un editto assodato, consolidato,fermo nella storia del diritto. Ma quel crimine - prosegue Repubblica -si avvia ad avere una macchia. Potrebbeessere utilizzato dalle procure di Caltanissetta, Palermo e Firenze perindagare il presidente del Consiglio. Quindi i consiglieri giuridici delpremier si stanno muovendo in anticipo per terremotarlo”. Il governo, in unanota, smentisce dunque le indiscrezioni di stampa relative a un'iniziativaparlamentare e puntualizza che “si tratta di voci false, tendenziose edestituite di ogni fondamento. Ci troviamo - prosegue il comunicato - di frontead un comportamento molto pericoloso, perché si basa su voci inventate sì, mache potrebbero addirittura favorire il fenomeno criminale. Queste falsità sonotanto più gravi se rivolte contro un Presidente del Consiglio ed un governo chehanno fatto della lotta alla criminalità mafiosa uno dei punti qualificantidella loro attività”.

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