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Dpcm in scadenza il 15 febbraio, indiscrezioni: proroga al blocco dello sci e della mobilità tra regioni

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Scade fra due settimane, il 15 febbraio, il blocco allo sci e il divieto di spostamento tra le aree gialle. Se questi due stop non venissero prorogati, i gestori degli impianti da sci e i titolari degli alberghi potrebbero tornare subito al lavoro e recuperare in minima parte la stagione invernale. Come scrive Repubblica, però, sembra difficile che il governo non prenda nuove decisioni di chiusura. Infatti nonostante gran parte dell'Italia sia in zona gialla, si teme comunque una nuova risalita di contagi da Covid. Visto che il dpcm scade a marzo, però, bisognerà emanare un atto, anche un'ordinanza del ministero della Salute, per prolungare eventualmente la chiusura delle piste da sci e dei confini regionali. 

Ecco perché questa settimana, il comitato tecnico scientifico si riunirà per discutere del protocollo "Sugli impianti per lo sci amatoriale" inviato dalle Regioni nei giorni scorsi. Si tratta di un documento che raccoglie tutte le regole per l'utilizzo in sicurezza di seggiovie, ovovie e funivie. Indica, insomma, cosa fare per ridurre il rischio di contagio. Come anticipa Repubblica, però, ci sono dei punti che il Cts difficilmente approverà, come - ad esempio - l'apertura degli impianti da sci anche in zona arancione.

E' più probabile, invece, che gli esperti suggeriscano di lasciare tutto chiuso in fascia arancione, come accade adesso. Al massimo potrebbero rivedere le regole per la zona gialla, ricontrollando e sistemando di nuovo il protocollo. Già nelle scorse settimane gli esperti hanno chiesto e ottenuto la programmazione del  numero massimo di skipass utilizzabili su base settimanale. In modo da conoscere a priori la quantità delle persone che si troveranno sulle piste ogni giorno.

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