Ecco il "modello Pd"

Milano, foto scandalo davanti ai Vigili: pantaloni abbassati e tanga. La denuncia della Lega: "Alla faccia di Beppe Sala"

Succede anche questo. A Milano un ragazza si è fatta immortalare con i pantaloni abbassati, calze a rete rosse e perizoma nero che lascia scoperto il fondoschiena dal vistoso tatuaggio. Il tutto mentre la giovane poggia le mani sul cofano dell’auto della polizia locale. Lo scatto è stato realizzato di giorno nel cuore di Piazza Beccaria, a due passi dal Duomo del capoluogo lombardo e proprio davanti al comando dei vigili. La foto però non è stata scattata solo dalla ragazza, ma anche dalle telecamere del Comune che hanno ripreso la sconosciuta in posa. 

 

 

A denunciare la bravata, o provocazione che sia, il consigliere regionale della Lega Massimiliano Bastoni: "Siamo al grottesco, ormai a Milano può capitare di tutto alla faccia della videosorveglianza tanto decantata dal sindaco Beppe Sala e dal Comandante dei vigili Ciacci", è il suo commento su Facebook. E ancora: "Si lascia che queste cose avvengano senza conseguenze davanti a uno dei palazzi istituzionali della città dove ci dovrebbe essere il corpo preposto alla sicurezza locale è evidente che qualsiasi cosa può accadere a Milano nella totale assenza di controlli". Se la ragazza verrà identificata, saranno guai per lei.

 

 

Un po' come accaduto a Rimini, dove una giovane consigliera comunale ha pubblicato sui social un video che la ritraeva mentre si sollevava la gonna e mostrava il sedere in un centro commerciale. "Ho una laurea triennale in Scienze politiche all'Università di Bologna. E sto seguendo un master biennale in Cooperazione internazionale, diritti umani e patrimonio culturale - aveva commentato una volta che il filmato aveva fatto il giro della Rete -. Sto preparando l'esame di Antropologia sociale. Il docente mi aveva chiesto di fare una ricerca sugli stereotipi dei social media. A quel punto ho pensato che potevo essere io stessa l'oggetto della mia ricerca. E ho iniziare a raccogliere i commenti". Chissà dunque se anche quello della ragazza di Milano fosse o meno un esperimento sociale.