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Camorra, omicidio Tommasino

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fermo per il boss D'Alessandro

Eleonora Crisafulli
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È stato notificato un provvedimento di fermo al boss Vincenzo D'Alessandro, accusato di essere il mandante dell'omicidio del consigliere comunale di Castellammare di Stabia, Luigi Tommasino. A capo del clan camorristico del paese, D'Alessandro, 40 anni, si trova in una Casa di lavoro di Favignana, nelle isole Egadi (Trapani). Nel provvedimento eseguito dalla Squadra mobile di Napoli, il boss risulta indagato soltanto per associazione a delinquere. A suo carico al momento non vi sono elementi, anche se all'epoca dell'omicidio, avvenuto il 3 febbraio dell'anno scorso, l'uomo era libero. Il consigliere Luigi Tommasino, secondo le indagini, sarebbe stato ucciso perché si era impossessato di una somma di denaro, circa 30mila euro, appartenente al clan. Per l'omicidio furono arrestati a ottobre i quattro membri del commando: Salvatore Belviso, 26 anni, Renato Cavaliere, di 37, Raffaele Polito, 27 anni, e Catello Romano, il killer diciannovenne pentito, poi scappato e di nuovo arrestato.

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