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Escursionista sardo, ricerche

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sospese. Inchiesta in Procura

Franci Belotti
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A nove giorni dalla scomparsa, nel Supramonte sono state sospese ufficialmente le ricerche di Gesuino Cadinu, l'escursionista di 56 anni, ex vicesindaco di Mamoiada (Nuoro), di cui non si hanno più notizie da domenica 27 dicembre. Saranno ora i magistrati della Procura di Nuoro ad occuparsi del caso, dopo giorni di infruttuose ricerche, che hanno visto impegnati uomini del soccorso alpino, vigili del fuoco, forze dell'ordine e volontari, coordinati dal prefetto Pietro Lisi. Ma i compaesani di Cadinu non si arrendono e continuano a battere palmo a palmo la zona dove l'uomo sembra essersi dissolto nel nulla. Una catena di misteri avvolge la vicenda. Amici e parenti dello scomparso non credono alle voci che si sono ricorse in questi giorni: c'è chi parla di una sparizione volontaria, chi di un errore fatale nella scelta del percorso - si tratta però di un escursionista esperto, profondo conoscitore della zona - chi di un suicidio, qualcuno azzarda anche l'ipotesi che l'uomo sia stato ucciso, magari da un cacciatore di frodo. Gli inquirenti dovranno scandagliare la vita di Cadinu, partendo dalla ricostruzione dei movimenti che hanno preceduto la sua scomparsa e dagli elementi, purtroppo scarsi, raccolti durante le ricerche. L'automobile, unica fonte di probabili indizi, è stata trovata quasi subito dai soccorritori e spostata in altro luogo. La vettura non era parcheggiata in un comodo slargo creato apposta, ma poco più indietro sul ciglio della strada. Le tracce dell'escursionista si interrompono sull'argine di un torrente. Anche il cellullare è sparito: aveva dato segnali di vita, con l'indicazione «utente non raggiungibile», durante la fase iniziale delle ricerche, poi il silenzio. Di sicuro Cadinu, la sera prima di partire, aveva contattato diversi amici, almeno quattro, ai quali aveva chiesto compagnia per l'escursione dell'indomani. «Nessuno cerca compagnia, se la scampagnata non sarà tranquilla», commentano ora in paese.

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