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Ingrassa 30 chili per evitare il carcere

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Arrestato un latitante albanese accusato di omicidio

Eleonora Crisafulli
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Per non essere arrestato aveva cambiato identità, ma i carabinieri lo hanno trovato. Un assassino albanese, che aveva ucciso un connazionale in debito con lui a Scandicci, si nascondeva dal novembre del 2006, dal giorno in cui aveva commesso il delitto. Per scappare alle forze dell'ordine e al carcere, si era procurato documenti falsi, aveva cambiato aspetto, tagliandosi capelli e ingrassando trenta chili. Aveva anche trovato un lavoro come corriere per conto di una ditta di spedizioni di Empoli. Un salto di qualità rispetto al “vecchio” muratore Mariglen. Ma la sua nuova identità non è bastata. Nel 2006 Mariglen, allora 23enne, uccise, con la complicità di due uomini, il muratore Gjataj Besnik, 38 anni, sgozzato per un debito di 530 euro maturato per lavori edili. Al termine delle indagini, il tribunale emise tre ordinanze di custodia cautelare in carcere: due furono eseguite, ma il terzo destinatario si rese prima irreperibile e, dopo la condanna, latitante. Secondo i carabinieri si era rifugiato all'estero. Lì in effetti l'albanese, nel frattempo condannato in contumacia a vent'anni di reclusione, aveva trovato nuovi documenti e nuove «sembianze». Gli inquirenti però non hanno mai smesso di cercarlo e oggi lo hanno arrestato. Per incastrarlo, lo hanno semplicemente chiamato con il suo vero nome.

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