Misteri

Emanuela Orlandi, il gelo di Padre Georg sul fratello Pietro: "Non è vero"

"Io non ho nessun dossier su Emanuela Orlandi". Lo chiarisce subito Padre Georg Ganswein, ex segretario personale di Papa Benedetto XVI, nell'intervista concessa a Silvia Toffanin a Verissimo, su Canale 5. Il monsignore risponde così a Pietro Orlandi, fratello della ragazzina scomparsa in Vaticano il 22 giugno del 1983 e che rappresenta uno dei più grandi misteri della cronaca italiana. 

 

 

 

"Io posso soltanto augurare che si trovi una risposta definitiva. Io una volta ho incontrato Pietro Orlandi, ho parlato a lungo con lui e gli ho detto che io non so niente. Ho chiesto ai nostri di fare un promemoria su quale fosse la situazione riguardo a Emanuela Orlandi ed è stato fatto un appunto in cui si vedeva che non c'era niente di nuovo. Poi lo stesso Orlandi ha detto in un'intervista che io avrei un dossier. Non è vero, non ho alcun dossier. Se lui pensa a questo appunto, che poi ho dato a Papa Benedetto, di questo si tratta. Io non ho mai avuto o fatto fare un dossier e non credo che si trovi qualcosa di nuovo su questo caso".

 

 

 

Quindi apre il capitolo sul suo prossimo ruolo nella Chiesa. "Certamente adesso aspetto un altro incarico, ciò che papa Francesco vuole darmi, qualsiasi cosa certamente accetterò". "Lui è il Papa - ha sottolineato -, io sono un suo figlio vescovo che accetterà ciò che lui vuole darmi. Io lo vedo e prendo come la volontà della Provvidenza tramite il vescovo di Roma, tramite Papa Francesco. Anch'io sono curioso, questo non lo nascondo: sono curioso su quando e che cosa mi dirà. Non resta che aspettare".

 

 

 

 

Quindi ha preso il sopravvento l'emozione nel ricordo di Papa Ratzinger, morto poco più di tre mesi fa. "Sono rimasto prefetto della Casa Pontificia - ha puntualizzato - perché nominato da Papa Benedetto in vista della rinuncia, e tutti gli incarichi in Vaticano sono per cinque anni, quindi 2012-2017. Papa Francesco mi ha prolungato, altri cinque anni. Poi nel gennaio 2020 mi ha detto: 'senta, adesso lei rimane a piena disposizione da Papa Benedetto. Non torni più a fare lavori, rimanendo prefetto formalmente della casa Pontificia, ma si dedichi totalmente a Papa Benedetto'". "Io ho detto 'sì, ma questo l'ho fatto già anche gli altri anni' - ha proseguito -. 'Sì, ma adesso 'solo' per papa Benedetto'. 'Sì, ho detto, questo pare per me non comprensibile. Ma se lei vuole, certamente obbedisco'. 'Sì, questa è la mia volontà'. 'Allora, in obbedienza, accetto'".