CATEGORIE

Supermercato, l'ex cassiera rivela: Cosa accade davvero alla cassa

mercoledì 24 gennaio 2024

2' di lettura

Cassiera a 27 anni per una nota catena di supermercati, la giovane milanese ha deciso di licenziarsi. "La molla definitiva è stato un problema alla schiena che si è creato per la postura sbagliata, inevitabile in quella situazione, e a 27 anni mi sembrava assurdo avere già danni fisici provocati dal lavoro, specialmente dopo soli due anni in quella mansione. Ma è stato un insieme e un crescendo di situazioni a farmi decidere che non volevo più passare lì le mie giornate lavorative". La ragazza racconta la sua storia al Corriere della Sera, dove spiega come è iniziato il tutto: "Sul contratto c’era scritto 'Ausiliare alle vendite'. Durante i colloqui mi hanno sempre dato l’illusione di poter scegliere, chiedendomi quale reparto preferissi, senza mai menzionare la cassa, ma poi sono valse soltanto le loro esigenze: quindi mi hanno messa alla cassa".

Una mansione che prevedeva parecchi spostamenti: "Siccome era un punto vendita piccolo, il sistema prevedeva che fossimo noi a muoverci da una cassa all’altra per andare incontro al cliente. Quindi bisognava stare sempre in piedi. Non c’era nemmeno una sedia. Poi, dopo tante segnalazioni e richieste, hanno concesso degli sgabelli. Ma non erano pensati per quella postazione e quei movimenti, quindi, sebbene consentissero di riposare le gambe ogni tanto, hanno provocato posture sbagliate, e almeno nel mio caso la conseguenza è stata un problema alla schiena diagnosticato da un medico e che mi ha costretto a iniezioni e riposo". 

Supermercati, ecco la classifica: quali sono i migliori in Italia

Il risparmio, certo, ma non solo. Quando gli italiani vanno a fare la spesa al supermercato cercano in primis una buona ...

Ma il problema delle sedie era solo uno di tanti: "Se dovessi riassumere, direi l’abbandono da parte dei diretti responsabili: al di là di tante belle parole, ci hanno sempre lasciate sole a sbrigarcela, con i clienti e tra noi, nessuno ha mai davvero vigilato sulle giornate lì dentro. Ognuno fa le proprie regole a sentimento e a giornata, e il direttore fa finta di non vedere. Così succede che i clienti arroganti o le colleghe furbe abbiano sempre la meglio. Di fatto ti ritrovi sola, devi decidere come comportarti in ogni situazione e sempre a tuo rischio". Da qui la decisione di gettare la spugna anche se "con gli straordinari obbligatori" i 990 euro lordi, per 24 ore di part time verticale, arrivava tra "i 1.100 e i 1.300 euro". 

Toblerone, dessert ritirato: "Possibile presenza di corpi estranei", il prodotto nel mirino

Uno stop, un ritiro imposto alla catena di supermercati Pam Panorama: il richiamo precauzionale, arrivato dal produttore...

L'operazione Milano, sequestrati 3.600 pallets contraffatti e oscurati siti rivenditore

Dramma Coronavirus, muore una cassiera a Brescia: supermercato chiuso, perché il precedente spaventa

Riciclata Elogio di Cristina Plevani: meglio cassiera che al Grande Fratello

tag

Ti potrebbero interessare

Milano, sequestrati 3.600 pallets contraffatti e oscurati siti rivenditore

Coronavirus, muore una cassiera a Brescia: supermercato chiuso, perché il precedente spaventa

Elogio di Cristina Plevani: meglio cassiera che al Grande Fratello

Alessandra Menzani

La segretaria di Buzzi svela il "libro nero": "Così pagavamo i politici"

Ignazio Stagno

Garlasco, "i colpevoli sono più di 4": la frase di Corona fuori dalla Procura

"Io da chi lo so non ve lo dico, io vi sto dicendo che il procuratore Napoleone ha da tre anni, da quattro anni, de...

Garlasco, Andrea Sempio non si presenta in Procura: "Guerra dura"

Andrea Sempio, nuovo indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, non si è presentato in Procura. L'uomo era ...

Garlasco, quei rumors sulla madre di Andrea Sempio

La storia del delitto di Garlasco è anche la storia di tre madri che soffrono, ciascuna per un motivo diverso. I ...

Che prof sono se usano l'AI? Il racconto di una rivolta

È il mondo all’incontrario e no, non è una citazione del libro di Roberto Vannacci. È, semmai...
Luca Puccini