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Marco Raduano, catturato il super-boss un anno dopo l'evasione col lenzuolo: era in Corsica

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Dopo poco meno di un anno di latitanza, finisce la corsa di Marco Raduano, boss della "mafia del Gargano", evaso il 24 febbraio 2023 dal carcere di Nuoro. Il latitante di Vieste, 40 anni, è stato infatti catturato in Corsica. Era nella lista dei primi 10 ricercati italiani più pericolosi stilata dall'Europol: sulle sue tracce c'erano le forze dell'ordine di mezzo pianeta. 

Lo scorso febbraio era evaso dal carcere di massima sicurezza Badu 'e Carros calandosi dal muro di cita utilizzando delle lenzuola arrotolate, la più classica delle evasioni da film, insomma. Una fuga ripresa dalle telecamere di sorveglianza del carcere: un filmato di 16 secondi che era rimasto impresso nelle nostre menti.

Raduano era in cella per scontare una condanna pari a 19 anni. Lo scorso ottobre, durante la sua latitanza, il gup di Bari lo aveva nuovamente condannato su richiesta della Dda, in questo caso all'ergastolo, nel contesto dell'inchiesta Omnia sulla mafia garganica. In quest'ultimo processo l'accusa era di concorso negli omicidi di Omar Trotta, a Vieste, di Giuseppe Silvestri, a Monte Sant’Angelo, e dell’agguato fallito a Giovanni Caterino, quest’ultimo condannato in via definitiva all'ergastolo poiché basista della strage di San Marco in Lamis, che risale al 2017.

L'avsione di Raduano è stata la prima in assoluto dal carcere di Nuovo. Di lui, l'Europol scriveva: "Il profilo criminale di Raduano è particolarmente importante. Egli, infatti, è al vertice dell'omonima organizzazione criminale operante sul Gargano, a Vieste, federata ad altri clan di Manfredonia, con il ruolo di promotore, organizzatore e spietato killer del gruppo, dedito alla perpetrazione di omicidi, traffico di droga e gestione del racket delle estorsioni. È notoriamente conosciuto negli ambienti criminali del Gargano e di Foggia come 'pallone' o 'Woolrich'". Ma la corsa del latitante, ora, è finita.

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