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Eluana, la Consulta ferma

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i ricorsi di Camera e Senato

Gianluigi Paragone
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Inammissibili i ricorsi di Camera e Senato: le sentenze della Corte di Cassazione e della Corte di Appello di Milano sull'interruzione del trattamento che tiene in vita Eluana Englaro, non si possono fermare. I giudici costituzionali, riuniti in camera di consiglio presieduta da Franco Bile, non sono entrati nel merito del conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sollevato dalle Camere, ma si sono limitati a valutare se c'erano i presupposti perchè la causa potesse arrivare al vaglio della Consulta. I motivi della decisione di inammissibilità si conosceranno non appena sarà depositata l'ordinanza scritta dal giudice costituzionale, Ugo De Siervo.  Per Camera e Senato i giudici, sentenziando sul caso di Eluana, da 16 anni tenuta in vita artificialmente con un sondino, avevano esercitato un potere che non compete loro, ma al Parlamento. O, quantomeno, avevano interferito con il potere legislativo.  In mancanza di una legge sulla materia, la magistratura - a detta del Parlamento - avrebbe colmato il vuoto «mediante un'attività che assume sostanzialmente i connotati di vera e propria attività di produzione normativa».  

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