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Zulfiqar Khan, l'inquietante sermone dell'imam di Bologna: "Per Allah e i nostri martiri"

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"Adesso aspettiamo ad Allah, sua Rahma, e tutti i fratelli che hanno dato il coraggio, hanno sostenuto i nostri mujahidin, poi dobbiamo fare Dua (preghiera di invocazione, ndr) per i nostri martiri che hanno perso la vita in questi mesi…”: a dirlo, a proposito della "rottura" tra Usa e Israele, l’imam di Bologna Zulfiqar Khan in uno dei suoi ultimi "editoriali" sui social.

Per l'imam, Israele rappresenta il nemico, gli ebrei sono “terroristi e ingannatori”, mentre il premier Benjamin Netanyahu è un “assassino”. Diverso il giudizio su Hamas, i cui miliziani vengono invece definiti “martiri”. La guerra di Gaza, poi, viene raccontata come “un genocidio pianificato, progettato da questi assassini, sostenuti dall’America, dal Regno Unito”: lo ha affermato durante la manifestazione anti-israeliana organizzata a Milano lo scorso 24 febbraio, così come ricorda il blog di Nicola Porro, che riporta l'intera vicenda. 

 

 

 

 

Zulfiqar Khan avrebbe non poca influenza nella comunità islamica. E questo potrebbe essere "rischioso", come spiegato a Nicolaporro.it da Giovanni Giacalone, docente e analista di sicurezza e terrorismo: "Non possiamo sapere quanta gente lo segue, così come non possiamo sapere quanti di quelli che hanno accesso alle sue prediche potrebbero sviluppare un certo tipo di intenzioni”. Secondo lui, ci sono diversi problemi da fronteggiare: “Il primo è quando si utilizzano dei luoghi di culto e i social come rampe di lancio ideologico perché il pubblico potenziale è ampio. Se un seguace si infervora e passa all’azione, la responsabilità è anche del contenuto verbale che lo ha motivato”. 

 

 

 

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