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Bologna, i pro-Palestina sui binari: bloccata la stazione

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La circolazione ferroviaria per alcune ore è stata sospesa alla stazione di Bologna Centrale per una manifestazione di alcune centinaia di manifestanti pro Palestina. Secondo quanto si apprende, sono stati bloccati i binari dal primo al sesto. Nessun problema per quanto riguarda la stazione sotterranea dell’Alta velocità. Nel corso di un corteo promosso dai Giovani palestinesi dopo la strage di Rafah a causa di un raid israeliano, definito "tragico errore" dal presidente Netanyahu, i manifestanti hanno infatti occupato i primi due binari della stazione centrale, al grido "se non cambierà, Intifada sarà". Dopo qualche ora, la circolazione dei treni è tornata regolare e i manifestanti hanno lasciato i binari. "Questi imbecilli, a Bologna, hanno danneggiato migliaia di viaggiatori bloccando decine di treni con pendolari, studenti e lavoratori. Non siamo più disposti a tollerare questi atti criminali: ci saranno conseguenze", ha tuonato il ministro Salvini sui social.

Intanto a La Sapienza, i rappresentanti degli studenti eletti in Consiglio di Amministrazione intervenendo nella seduta del 28 maggio 2024 hanno espresso indignazione nei confronti delle proteste violente e dagli atti vandalici compiuti da poche decine di individui che occupano da alcune settimane il pratone della Città universitaria: "Gli orrori che si stanno perpetrando in Palestina, e non solo, meritano attenzione da parte del Governo e da parte di tutte le istituzioni. L’ultimo raid avvenuto a Rafah ha suscitato l’indignazione e lo sconforto del mondo intero. Ora più che mai c’è bisogno di un’azione congiunta per fermare questa catastrofe umanitaria, noi stessi come Sapienza abbiamo chiesto e dobbiamo continuare a urlare con forza di cessare il fuoco e di interrompere il massacro ingiusto di migliaia di civili. Le manifestazioni, in questo momento, sono fondamentali ma non devono essere monopolizzate nelle loro forme. Come Rappresentanti degli Studenti, siamo in dovere di portare il pensiero della maggioranza del nostro Ateneo che è stanca del clima di violenza e devastazione presente in Sapienza. La violenza non si può combattere con altra violenza, né con atti vandalici o occupazioni abusive. Un ideale di pace non può giustificare l’azione di chi, per farsi sentire, distrugge un bene comune". Si sta sfaldano il fronte pro-Pal?

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