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Francesca Donato, il marito Onorato "é stato ucciso". La frase rivelatrice: "Persone sbagliate"

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"Sono certa che si scoprirà la verità, che si scopriranno i colpevoli di questo delitto". Francesca Donato si sfoga sul Corriere della Sera: poche parole per ribadire una convocazione, suo marito Angelo Onorato non si è suicidato, ma è stato ucciso. 

L'imprenditore è stato ritrovato senza vita dalla stessa moglie, ex europarlamentare, e dalla figlia nella sua auto nei pressi di un cavalcavia a Palermo con una fascetta al collo e una macchia di sangue sulla camicia. Onorato a febbraio aveva scritto una lettera, data al suo avvocato due giorni prima di morire con la consegna di farla avere a sua moglie "in caso mi succeda qualcosa". In quella lettera, c'è un passaggio che potrebbe risultare rivelatore e decisivo nell'inchiesta per omicidio aperta dalla Procura, anche se solo come "atto dovuto".

 

 

 

Tutto porta a Capaci, la zona tra Palermo e aeroporto. Qui sabato mattina Onorato sarebbe dovuto andare a trovare una non meglio precisata persona per risolvere una questione, "spero in modo bonario". E sempre qui nel 2014 aveva chiesto un permesso al Comune per costruire 25 appartamenti. C'erano stati però problemi burocratici e forse qualche screzio "locale", che avevano indotto Onorato a lasciare il progetto e affidarlo a due imprenditori amici (già ascoltati dagli inquirenti). Nella lettera alla Donato ha rivelato di aver fatto un passo indietro per evitare contatti "con persone sbagliate", riporta sempre il Corriere della Sera. Ed è quella, forse, la pista da seguire: problemi economici, affari non andati in porto o a rischio, crediti da riscattare, frequentazioni poco raccomandabili. 

 

 

 

 "Vorrei che si smettesse di parlarne sui giornali. Siamo alla ricerca di risposte che è molto difficile trovare. Ma proprio per questo c'è bisogno di riservatezza, senza invenzioni", sono le parole della Donato al Corsera, smentendo peraltro una delle notizie apparse nei giorni scorsi. Il caffè presto dal marito in un bar di viale Strasburgo a Palermo con uno "sconosciuto", un'ora prima della morte. Si trattava, spiega la Donato, del marito della sorella di Onorato, che lui stesso era andato a prendere alle 9 in aeroporto, appena atterrato da Milano per un battesimo.

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