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Trento, 13enne adescata: "Spogliati, scatta le foto e mandamele". Chi c'era dietro al pc

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Adescata da un 25enne sui social, una 13enne sarebbe stata convinta a mandargli sue foto intime, che poi il ragazzo avrebbe inoltrato a un suo gruppo di amici. Una storia sconvolgente avvenuta a Trento e a cui ha poi messo fine la madre della vittima. La Procura ha aperto un'inchiesta, individuando ben otto persone, tutte residenti nel Napoletano, come possibili responsabili a vario titolo dei reati di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico e pornografia minorile. Reati che sarebbero stati commessi tra il 2022 e il 2023.

A far scattare le indagini la mamma della 13enne che, insospettita da alcune situazioni, si è iscritta alla piattaforma sulla quale sarebbe stata adescata sua figlia, riuscendo così a mettersi in contatto con il "branco". Poi, raccolte le prove, ha sporto denuncia. A quel punto gli agenti hanno provveduto a sequestrare le immagini mandate dalla minorenne. "Spogliati per me e scatta delle foto, poi mandamele", le avrebbe scritto il 25enne.

 

 

 

La piattaforma in questione sarebbe Omegle, una video chat online pensata proprio per parlate con sconosciuti in maniera anonima. Due delle otto persone individuate dagli investigatori sono under 14, per questo la loro posizione è stata archiviata in quanto non imputabili. Nei confronti di altri quattro adolescenti, sempre maschi, procede invece il tribunale per i minori. Mentre il pubblico ministero ha chiesto il processo per i due adulti di 20 anni. 

 

 

 

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