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Roma, 40enne gambiano decapita un cane e poi lo lancia addosso agli agenti

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È finito in manette il gambiano di 40 anni che l'altro giorno ha decapitato con un coltello un cane per poi lanciare il corpo dell'animale addosso agli agenti della Polizia di Stato. La tragica vicenda è avvenuta a Roma, in via Bottida. A lanciare l'allarme un vicino che ha assistito alla scena.

Il cittadino straniero è stato beccato dalle forze dell'ordine mentre stava ancora smembrando il povero cagnolino per cui purtroppo non c'è stato nulla da fare. L'uomo, al momento, si trova agli arresti domiciliari e agli inquirenti, per ora, non ha ancora fornito nessuna motivazione in merito al folle gesto da lui commesso. Il 40enne gambiano è stato arrestato con l'accusa di lesioni e minaccia a pubblico ufficiale in quanto oltre ad aver tolto la vita all'amico 4 zampe, il 40enne ha anche aggredito uno degli agenti giunti sul posto.

 

 

 

Dopo aver tentato la fuga verso casa, l'uomo ha scaraventato la porta della sua abitazione lanciandola contro uno degli agenti. Le forze dell'ordine a quel punto non hanno potuto far altro che utilizzare il taser. L'agente aggredito si è invece dovuto recare al pronto soccorso, dove è stato medicato e poi dimesso con una prognosi di 7 giorni. Patrizia Prestipino, Garante per la tutela e il benessere degli animali di Roma Capitale, come ha già fatto in passato, chiede al primo cittadino "di costituire il Comune parte civile nel processo che si celebrerà contro l'uomo che ha compito un gesto tanto orribile, un 40enne già identificato e arrestato". La donna tornando poi su altri casi analoghi ha ricordato che "ancora una volta la violenza si scatena nei confronti di esseri senzienti, e indifesi come sono gli animali, a riprova di una crudeltà e di una vigliaccheria che lascia sgomenti".

 

 

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