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Sharon Verzeni, Sergio Ruocco di nuovo in caserma: chi c'era con lui

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Sergio Ruocco, il compagno di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a Terno d'Isola in provincia di Bergamo, è tornato nuovamente in caserma, questa volta però da una persona. In un primo momento si è pensato ad un legale, poi, secondo altre voci si tratterebber di un carabiniere in borghese che lo averbbe accompagnato nel tragitto da casa fino in caserma. Secondo LaPresse, però, si tratterebbe comunque di formalità connesse agli atti di polizia giudiziaria in corso. Il 37enne è rimasto in caserma solo pochi minuti, uscendo dalla struttura poco dopo il suo arrivo. Si tratta della seconda volta oggi. Già c'era stato questa mattina per aver notifica di alcuni atti di attività nel corso delle indagini. 

Questa mattina, dopo la convocazione in caserma, era tornato alla casa di via Adda a Bottanuco, dove abitano i genitori di Sharon e dove si è di fatto trasferito anche lui dal giorno dopo l'omicidio, cioè da quando la casa della coppia, in via Merelli a Terno d'Isola, è sotto sequestro. Ai cronisti presenti ha detto che la convocazione in caserma è "quello che succede tutti i giorni. Vado e vengo dalla caserma". "Anche domani sarò là", ha aggiunto senza spiegare se in caserma o alla loro casa di Terno. Al momento, comunque, non sono previsti ulteriori sopralluoghi nell'abitazione dove Ruocco viveva con Sharon. 

Nelle scorse ore, invece, il papà della donna uccisa a fine luglio, Bruno Verzeni, ha detto di non essere stupito del fatto che Sergio Ruocco venga convocato spesso in caserma. Ai cronisti che lo hanno atteso sotto casa ha detto: "Vedremo domani". Mentre alla domanda se dovesse tornare anche lui in caserma, lui ha risposto: "No, grazie a Dio no".

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