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Milano, sgominata cellula egiziana di trafficanti: per ogni migrante 6 mila euro

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Sono 10 gli indagati fermati dalla polizia di Stato di Milano. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ed esercizio abusivo dell'attività creditizia. Nel mirino tutti uomini di origine egiziana. Le indagini, iniziate nel 2023, hanno evidenziato la presenza di una cellula milanese inserita in un più ampio network criminale internazionale, con ramificazioni in Egitto, Libia e altri Paesi europei.

La cellula operava su ben due fronti: il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina di cittadini di nazionalità egiziana e il connesso esercizio abusivo di attività di prestazione di servizi di pagamento. In particolare, gli indagati vantavano specifica esperienza e collegamenti internazionali, tanto dal dare vita a una consolidata rete di contatti tra referenti operanti in Nord Africa e in Europa. Il modus operandi era il seguente: i migranti, dopo aver concordato, dall'Egitto, la partenza, versavano gli importi imposti ai facilitatori presenti a Milano. Poi venivano spostati in Libia attraverso il confine egiziano. Giunti in territorio libico, i migranti venivano raccolti dai facilitatori libici e collocati nelle c.d. safe house dislocate in varie località in attesa di partire. Dopo aver raggiunto l'Europa, in particolare la Grecia o l'Italia, su imbarcazioni non sempre in grado di sostenere la traversata, gli indagati si sono talvolta adoperati per far ottenere ai migranti irregolari permessi di soggiorno o per garantire il trasferimento da Milano ad altre città.

 

 

 Per quanto riguarda, invece, i facilitatori presenti in Nord Africa, soprattutto Egitto e Libia, è stato accertato che costoro hanno agito come vere e proprie agenzie di viaggio, procacciando i migranti, concordando il prezzo e organizzando il trasferimento fino alla destinazione finale in Europa. Il traffico di ogni singolo migrante diretto verso l'Italia ha portato all'organizzazione un introito oscillante tra i quattromila e i seimila euro, perlopiù versati da parenti o amici. La rotta attraverso la Grecia ha comportato per i migranti, invece, il pagamento di una cifra compresa tra i tremila e i cinquemila euro.

 

Qui di seguito il video delle intercettazioni

 

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