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Mafia, Calogero Mannino

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assolto dopo 16 anni

Albina Perri
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Un'accusa durata 16 anni, e la più infamante: associazione mafiosa. Nove mesi di carcere e tredici di arresti domiciliari per niente. Calogero Mannino da oggi è ufficialmente e totalmente innocente.  «Sono stordito...», ha commentato lui, oggi senatore Udc, dopo aver appreso dell'assoluzione emessa dalla Corte d'Appello dopo 4 ore di camera di consiglio. «Finalmente, dopo 16 anni, dopo 16 lunghi anni, provo in senso di liberazione -ha detto- 16 anni sono davvero troppi. Era un processo che non andava celebrato». Calogero Mannino divenne un politico importante ne 1979, quando fu eletto vice Presidente del Gruppo Parlamentare alla Camera dei Deputati. Nel luglio 1980, durante il governo Forlani, venne nominato sottosegretario al Tesoro con il ministro Andreatta. Nel luglio dell'anno seguente entrò a far parte del governo Spadolini come ministro della Marina Mercantile. Nel dicembre 1982 ministro per l'Agricoltura, in carica fino al luglio del 1983, con Fanfani.  Poi fu ministro ai Trasporti, per l'Agricoltura, per gli interventi straordinari del Mezzogiorno. L'arresto nel  1995, con l'accusa di concorso in associazione mafiosa: secondo il pm, Mannino avrebbe stretto un patto con la mafia per avere voti in cambio di favori. Nel 2001 Mannino venne assolto con la formula dubitativa del comma 2 dell'art. 530 c.p.. I giudici non ritennero le prove sufficienti alla condanna per concorso esterno in associazione mafiosa perché non è dimostrato che cosa Mannino abbia dato in cambio all'associazione mafiosa. Successivamente fu condannato in appello. Nel 2005 la Cassazione annullò la sentenza di condanna a cinque anni e quattro mesi di reclusione che gli era stata inflitta, riscontrando un difetto di motivazione, richiedendo una nuova sentenza alla Corte d'Appello. Oggi l'assoluzione.

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