"Il Santo Padre desidera riservarsi un certo tempo per la riflessione, la preghiera e il dialogo, prima di qualunque nomina o conferma definitiva": questo quanto riferisce la nota della sala stampa della Santa Sede. Leone XIV, quindi, "prende tempo" sulle nomine che è chiamato a fare. "Sua Santità Leone XIV - si legge ancora nella comunicazione ufficiale - ha espresso la volontà che i Capi e i Membri delle Istituzioni della Curia Romana, come pure i Segretari, nonché il Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, proseguano, provvisoriamente, nei rispettivi incarichi donec aliter provideatur". Una formula, questa, che in italiano si traduce "finché non si provveda in modo diverso".
In realtà, però, di qualche nome della nuova "squadra" del Pontefice già si parla. Tra i membri dello staff di Leone XIV potrebbero esserci, come riporta il Corriere della Sera: il vescovo e teologo madrileno Luis Marín de San Martín, 63enne agostiniano che potrebbe essere scelto come sostituto per gli Affari generali, in pratica il vicesegretario di Stato; l'attuale segretario Pietro Parolin, che quindi verrebbe confermato; padre Alejandro Moral Antón, spagnolo e attuale Priore Generale degli Agostiniani; l’arcivescovo romano Fabio Fabene, 66 anni, nominato da Francesco nel 2022 Segretario del Dicastero delle Cause dei Santi, l’organismo che si occupa di beatificazioni e canonizzazioni; il brasiliano Ilson de Jesus Montanari, 66 anni, che potrebbe invece diventare vice Camerlengo e Segretario della Congregazione per i Vescovi.
Tra i nomi, poi, compare anche quello di una donna: si tratta di suor Nathalie Becquart, 56 anni, esperta di sinodalità. In ogni caso, si prevede che tutte le nomine di Leone XIV non saranno di rottura, ma volte sempre a mantenere un certo equilibrio in Vaticano, Nessuno stravolgimento, insomma.