Oltre 200 messaggi e una festa in piscina sono alcuni dei nuovi dettagli su cui gli investigatori stanno indagando in relazione al delitto di Garlasco e anticipati da Giallo. Il settimanale parla di 200 messaggi depositati in procura e scambiati tra la cugina di Chiara Poggi, Paola Cappa, e un suo amico di Milano. Stando a fonti vicine agli ambienti investigativi, negli sms ci sarebbero diversi riferimenti inquietanti al delitto. I messaggi - nonostante Paola Cappa non sia indagata - sono ritenuti significativi dagli inquirenti.
A tutto questo si aggiunge una festa in piscina che si è tenuta a luglio del 2007, poco prima dell'omicidio. A riguardo una collega di Chiara Poggi, Francesca, 18 anni fa disse ai carabinieri: "Chiara mi aveva parlato di una festa a cui si sarebbe dovuta recare in una villa con piscina". La domanda è se alla festa c’erano anche le cugine e Andrea Sempio, nuovo indagato.
In ogni caso Paola Cappa era molto a disagio con i Poggi dopo la morte della cugina. Lo dimostrerebbe un’intercettazione con la nonna in cui disse: "Odio gli zii, non li sopporto più, mi hanno rotto. Non voglio che vengano qui. Se io e Stefania siamo ridotte così è per questa storia qua". Nel frattempo è stato il legale di Sempio a voler precisare: "Non esiste nessun rapporto tra Andrea Sempio e le gemelle Cappa, che facciano tutti gli accertamenti del caso ma non si conoscevano". Secondo l'ultima pista investigativa un testimone, come un altro in passato che ha già ritrattato, tirerebbe in ballo proprio una delle cugine della vittima. L'uomo avrebbe riferito di aver visto una donna gettare un attizzatoio da camino in un canale vicino alla casa della nonna delle gemelle Stefania e Paola Cappa.