Non solo la presunta presenza di Dna sulle unghie della vittima e l’impronta sulla parete della scala dove è stata trovata senza vita Chiara Poggi: nei confronti di Andrea Sempio, nuovo indagato nell'inchiesta sul delitto di Garlasco, ci sarebbe un ulteriore tentativo investigativo, ovvero l’analisi tecnica sulle celle telefoniche di tutta la sua famiglia. Il 37enne, amico del fratello della vittima, era già finito sotto la lente della Procura di Pavia negli anni scorsi, ma la sua posizione si era poi risolta con un'archiviazione. L'unico condannato per l'omicidio della 26enne, trovata morta nella villetta di famiglia a Garlasco ad agosto del 2007, è l'ex fidanzato Alberto Stasi.
Dall'analisi dei tabulati telefonici non è emersa nessuna indicazione utile del 13 agosto 2007, giorno del delitto, per quel che riguarda il cellulare del padre di Sempio. Diverso il caso della madre del 37enne, Daniela Ferrari, le cui parole sono state confrontate con i dati delle utenze. "Io verso le 8.15 sono uscita per andare a fare delle commissioni, sono andata in un paese vicino per far fare il telecomando del cancello, ho fatto la spesa in un supermercato di Gambolò e sono tornata a casa verso le 10. Mi sono mossa con l’unica macchina che avevamo all’epoca in famiglia", avrebbe detto la donna a verbale. Al suo ritorno l’auto sarebbe stata presa da Sempio per andare in libreria (chiusa) a Vigevano, ma a questo gli inquirenti sembrano non credere, così come a quel tagliando del parcheggio fornito dal 37enne come alibi.
I dati sui tabulati telefonici - agli atti dell’indagine e visionati dall’Adnkronos - si concentrerebbero tra la sera prima del delitto e la mattina del 13 agosto 2007. La madre di Sempio avrebbe ricevuto due sms della compagnia telefonica alle 8.41; poi alle 8.47 avrebbe inviato due messaggi a una persona, probabilmente l’ex vigile del fuoco sentito di recente nella nuova inchiesta. Fino a quel momento il suo cellulare, il 13 agosto 2007, avrebbe agganciato Garlasco, la cella che copre la sua abitazione e gran parte del comune della Lomellina. Alle 9.09, quando avrebbe inviato un altro sms, la cella avrebbe agganciato Gambolò, zona via Molino, mentre il destinatario (sempre lo stesso conoscente contattato in mattinata) sarebbe stato a Vigevano. Nessun incontro tra i due, stando alle celle.
Nessun indizio particolare nemmeno dal cellulare di Sempio. L’indagato avrebbe avuto contatti telefonici con due amici, con chiamate ed sms concentrati tra le 9.58 e le 12.18 del 13 agosto 2007. E in tutti e due i casi le celle agganciate dimostrerebbero la presenza di entrambi gli interlocutori a Garlasco. Gli spostamenti da Garlasco a Vigevano e viceversa, inoltre, risulterebbero compatibili con i dati telefonici disponibili. La distanza tra casa Sempio e il parcheggio è di 16 chilometri, distanza percorribile in circa 16 minuti. La chiamata delle 9.58 all'amico è avvenuta con aggancio della cella di Garlasco. Dunque, se si considerasse l’ipotesi che la partenza di Sempio sia avvenuta a quell’ora, il tempo disponibile fino allo scontrino è di 20 minuti, ed è perfettamente compatibile. Poi la chiamata che Sempio ha ricevuto alle 11.10 avrebbe agganciato la cella di Garlasco, e anche in questo caso è verosimile che stesse rientrando dopo aver trovato la libreria chiusa. Il racconto dell’indagato, insomma, sembra compatibile nei riscontri con i tabulati telefonici.