Occhi puntati su Andrea Sempio, il nuovo indagato in concorso per l'omicidio di Chiara Poggi. Al centro le intercettazioni sul Dna dell'amico di Marco Poggi rinvenuto sotto le unghie della vittima. A rivelare la conversazione inerente quel Dna che, per la nuova Procura diretta da Fabio Napoleone, piazza Sempio sulla scena del crimine, insieme all'impronta 33 sul muro della cantina e ad altri indizi che compongono il castello accusatorio contro l'indagato, è il Tempo.
"Avete parlato anche del Dna?", domanda il padre di Sempio. "No", risponde il figlio, "hanno detto che quella era una roba tecnica, però si vedeva che mi han fatto proprio domande inerenti a quello sul...Mi ha chiesto", sottolinea Sempio riferendosi al magistrato, "che cosa facevo a casa dei Poggi, ho detto che giocavamo nelle sale su e giù. E loro continuavano: 'perché giocavate sia giù che su? Non potevate giocare solo su o giù? E io...che ca**o m'han detto...perché?". Sempio allora fornisce subito a papà Giuseppe la spiegazione: "Perché c'è quello che voleva sapere se c'erano dei giochi che dovevamo per forza usare sul pc e se il pc allora lo usavamo...".
Quanto basta a far credere al quotidiano che si tratterebbe di "un'insistenza che traviserebbe una convinzione precostituita degli inquirenti su come il Dna di Sempio si fosse depositato sulle unghie di Chiara. Forse supportata dalla testimonianza del genetista Francesco De Stefano, per cui quel Dna fosse da contatto diretto, probabilmente con l'aggressore.
Garlasco, ora spunta la Golf nera: cambia tutto?
Mentre è in corso la nuova inchiesta della Procura di Pavia sul delitto di Garlasco, emergono nuovi elementi su c...Il motivo? Stando alle informazioni, l'ultima accensione del computer di casa Poggi, a Garlasco, risale al 10 agosto 2007, tre giorni prima del delitto. Sempio, per sua stessa ammissione, non entrava in quella casa almeno dal 7 agosto, quando dal suo cellulare sono partite le chiamate per cercare l’amico, fratello della vittima. La presenza del suo Dna sulle unghie di Chiara, per la procura di Pavia sarebbe quindi frutto di un contatto più diretto e recente.