Sono ancora un mistero le cause della morte di Emanuela Ruggeri, il cui corpo è stato rinvenuto in via del Mandrione, a Roma, nascosto fra i cespugli. A lanciare l'allarme per la scomparsa, la mamma della 32enne. "Sono una mamma disperata - aveva scritto sui social - mia figlia Emanuela è scomparsa da Colli Aniene il 14 luglio alle 20.35. È alta un metro e 85, ha gli occhi marroni, un brillantino termico a destra del viso e anche un piercing a cerchietto sulla narice destra. Ha una piccola cicatrice sulla fronte. Quando era uscita di casa indossava una maglietta nera, leggings neri, ciabatte infradito maculate e una borsetta maculata. Aveva i capelli marroni e la corporatura robusta".
Poi domenica, la macabra scoperta. Nel tardo pomeriggio, un signore che portava a spasso il cane ha segnalato la presenza del corpo. La polizia, insieme alla scientifica, ha eseguito una serie di rilievi fino a notte fonda ma sarà necessaria l'autopsia per capire come sia morta. Al momento sembra che sul corpo non siano stati rilevati evidenti segni di violenza.
Fondamentale per l’identificazione di Emanuela alcuni tatuaggi, tra cui uno sul braccio sinistro con il numero "666". Un tatuaggio che nella simbologia è legato alla rappresentazione del demonio. Poi una lettera "D" sull’indice della mano sinistra e una mezzaluna sulle mani. Nel corso dell’autopsia saranno effettuati anche prelievi per gli esami tossicologici mentre che indaga potrebbe sentire nelle prossime ore i familiari della vittima per ricostruire le sue ultime oro. Gli inquirenti che indagano non escludono che il decesso possa essere legato a una overdose.