L'autostrada Torino-Bardonecchia è stata chiusa - e poi riaperta - all'altezza del cantiere dell'autoporto di San Didero dopo che i manifestanti No Tav, alcune centinaia secondo quanto si apprende, l'hanno occupata dando fuoco ad alcune masserizie. Nel corso del pomeriggio sono state lanciate pietre e bombe carta all'indirizzo delle forze dell'ordine poste a protezione del cantiere. Un container all'interno del cantiere dell'autoporto di San Didero, nei pressi del quale è stata chiusa l'autostrada Torino-Bardonecchia, è andato a fuoco e il fumo è visibile a distanza. Nel frattempo l'altro spezzone del corteo No Tav ha raggiunto il cantiere della Torino-Lione a Chiomonte, dando inizio a una battitura delle recinzioni.
"Nessuna tolleranza per i violenti, massimo sostegno alle forze dell'ordine". Lo ha scritto sui social il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, commentando le violenze No Tav in Valle di Susa. "Lunedì sarò in zona e porterò la mia solidarietà alle donne e agli uomini in divisa - ha aggiunto il leader della Lega -. Ho scritto anche all'amico ministro Matteo Piantedosi. Siamo determinati affinché questi malviventi siano messi in condizione di non nuocere".
"Non si è trattato di dissenso, ma di un vero e proprio atto di guerriglia urbana". Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, commenta i disordini dei No Tav in Val di Susa, spiegando che "quanto accaduto è semplicemente vergognoso". "È il volto peggiore di un estremismo ideologico che va isolato e represso con fermezza", ha sottolineato il ministro. "Dietro la facciata di un evento 'culturale' - ha aggiunto - si è consumata l'ennesima, inaccettabile azione di violenza organizzata ai danni dello Stato, delle sue infrastrutture e di chi le difende. E pensare che qualcuno ha avuto il coraggio di criticare il decreto sicurezza. Mi è stato assicurato il massimo impegno nell'identificazione di tutti i responsabili".