Latina, 15enne vittima di bullismo si toglie la vita: il fratello scrive a Valditara

domenica 14 settembre 2025
Latina, 15enne vittima di bullismo si toglie la vita: il fratello scrive a Valditara

(Ansa)

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Grande dolore e vicinanza alla famiglia del quindicenne che si è tolto la vita nei giorni scorsi nella sua casa nel comune dei Santi Cosma e Damiano, in provincia di Latina, è stata espressa oggi dal ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara. Il ministero ha predisposto due ispezioni negli istituti che il ragazzo ha frequentato alle scuole medie e poi, attualmente, alla scuola superiore, il tecnico Pacinotti di Fondi, dove in questi giorni avrebbe dovuto iniziare il nuovo anno scolastico. La Procura di Cassino ha aperto un'inchiesta; l'ipotesi di reato è istigazione al suicidio. I carabinieri stanno rileggendo alcune denunce per bullismo presentate dai genitori del giovane quando questi frequentava la scuola media.

Episodi che convinsero la famiglia a iscriverlo in un altro istituto, a Castelforte, e stanno ricostruendo anche le ultime ore del quindicenne, con particolare attenzione alla serata precedente. Sono stati sequestrati i telefonini del ragazzo e quelli di alcuni compagni di scuola per tracciare una cronologia dei messaggi. In particolare, nella chat di classe, il ragazzo avrebbe scritto un messaggio che oggi è sotto la lente degli inquirenti, in cui chiedeva agli amici di "conservargli un posto in prima fila". Il ministro Valditara intende nelle prossime ore contattare la famiglia per esprimere la propria personale vicinanza e di tutto il mondo della scuola. Per i familiari, all'origine del gesto vi è senza dubbio il fatto che il quindicenne fosse perseguitato dai bulli. Il fratello, in particolare, in una lettera inviata alle massime autorità, accusa senza mezzi termini: "Mio fratello si è ucciso per colpa dei bulli che lo perseguitavano. Questa tragedia non rappresenta un caso isolato. Numerosi altri ragazzi hanno trovato la morte per le stesse ragioni. Ogni episodio rimasto senza risposte adeguate è un fallimento che pesa non solo sulle famiglie colpite, ma sull'intera società".

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E aggiunge: "Chiedo che la morte di mio fratello e delle altre vittime non venga relegata nell'ombra e che arrivino adottati con urgenza soluzioni concrete e incisivi per contrastare il fenomeno del bullismo nelle scuole italiane. E' indispensabile promuovere una cultura della prevenzione, della responsabilità e del rispetto". Anche il padre del giovane racconta un percorso costellato da episodi di esclusione e prevaricazione già alle elementari, con segnalazioni e denunce presentate senza che fossero ottenuti risultati concreti. Le nuove norme contro il bullismo introdotte dalla legge 70/2024 sono prescrittive: la scuola ha l'obbligo, nel caso di atti di bullismo, di chiamare i genitori dei ragazzi coinvolti come autori dei fatti e di attivare le attività educative necessarie. Nei casi più gravi di reiterazione è prevista anche la denuncia alle autorità preposte. Le ispezioni attivate dal ministero dell'Istruzione dovranno quindi comprendere se gli episodi di bullismo siano emersi, se il corpo docente avesse compreso il malessere del ragazzo e se fossero stato attivate le misure previste in questi casi dalla nuova normativa.

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