Disordini davanti al Liceo Einstein di via Bologna questa mattina dove gli appartenenti ai collettivi hanno aggredito i militanti della sezione D’Annunzio di Gioventù Nazionale Torino e gli agenti intervenuti sul posto, durante un volantinaggio di sensibilizzazione contro la cultura maranza, le baby gang e la delinquenza giovanile. “Era da tempo che denunciavamo il clima di crescente tensione davanti alle scuole di Torino causato dai collettivi rossi durante le recenti occupazioni” - dichiarano i militanti in una nota “Stavamo svolgendo la nostra ordinaria attività di volantinaggio, come sempre, per sensibilizzare i più giovani sul tema delle baby gang e della violenza giovanile, quando siamo stati aggrediti dai collettivi rossi presenti all’interno della scuola” - proseguono - “La realtà è che a Torino c’è chi vorrebbe impedire a chi non la pensa come lui di poter esprimere la propria opinione e si sente legittimato ad utilizzare anche la violenza per farlo. Non cederemo questo vergognoso ricatto e continueremo ad essere presenti in tutte le scuole di Torino”
Sul punto è intervenuto anche il consigliere di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 4 Raffaele Marascio: “Era da mesi che denunciavamo il clima di tensione crescente in alcuni istituti scolastici torinesi. Quanto avvenuto all’Einstein è di una gravità inaudita, studenti aggrediti e insultati solo per aver provato ad esprimere le proprie idee. Questo è il risultato delle politiche di tolleranza e legittimazione delle realtà vicine ai centri sociali e ai collettivi rossi, messe in atto dal Comune di Torino” - conclude
“Quanto accaduto questa mattina davanti al Liceo Einstein di Torino è un episodio di una gravità assoluta. – dichiara l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Giovanni Crosetto – L’aggressione subita dai militanti di Gioventù Nazionale da parte di appartenenti ai collettivi rossi, durante un pacifico volantinaggio di sensibilizzazione contro la cultura della violenza e delle baby gang, rappresenta un fatto inaccettabile che non può essere derubricato a semplice scontro fra ragazzi.”
“È intollerabile – prosegue Crosetto – che nel 2025 in Italia ci siano ancora ambienti che pensano di poter imporre le proprie idee con la forza, impedendo ad altri giovani di esprimersi liberamente. Le scuole dovrebbero essere luoghi di confronto e crescita, non di intimidazione e violenza politica. Chi oggi si scaglia contro chi la pensa diversamente, domani non avrà alcun rispetto per la libertà e per la democrazia.” “Esprimo piena solidarietà – conclude Crosetto – ai giovani di Gioventù Nazionale Torino e alle Forze dell’Ordine intervenute per ristabilire l’ordine. Mi auguro che le istituzioni cittadine e il Ministero dell’Istruzione prendano posizione netta, perché il silenzio o la minimizzazione sarebbero una forma di complicità morale. Difendere il diritto di parola e di opinione è il primo dovere di una società civile.”