Il papà di Elia Perrone, il bambino di 8 anni ucciso dalla madre Najoua Minniti, che si è poi suicidata, aveva già denunciato la donna il 16 dicembre 2024 in un esposto protocollato inviato al Comune di Calimera, in provincia di Lecce. "Io sottoscritto ho ricevuto una visita della mia ex compagna. Dopo una breve conversazione sulla divisione delle feste natalizie la signora ha dichiarato di ritenermi responsabile di qualsiasi cosa capitasse a lei e al bambino", si legge nell'esposto mostrato in diretta a Ore 14, la trasmissione su Rai 2 condotta da Milo Infante.
L'uomo, nella comunicazione inviata al Comune perché preoccupato della situazione familiare, ha riportato alcune delle frasi che la donna, 35 anni, gli disse quel giorno: "Saluta bene Elia perché lo porto con me"; "è già capitato che io sia andata di fronte al mare con la macchina"; "ritieniti responsabile di qualsiasi cosa capiti a me e ad Elia". Il piccolo è morto per asfissia meccanica, non è ancora chiaro se in seguito a strangolamento o soffocamento. Lo stabilirà l'autopsia. Sul suo corpo non c'erano altre ferite. Il bambino è stato trovato senza vita nel letto in cui dormiva insieme alla mamma. Addosso aveva il pigiama. L'omicidio sarebbe avvenuto nella notte tra il 17 e il 18 novembre scorsi.
Dopo aver ucciso il figlio nel sonno, Najoua Minniti avrebbe raggiunto in macchina una vicina località di mare, forse Torre dell'Orso. Lì si sarebbe tuffata in acqua e sarebbe morta annegata. Il cadavere è stato recuperato in mare nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 18 novembre, dalla Capitaneria di Porto. La donna e il papà di Elia si erano denunciati più volte, reciprocamente, in passato. Al centro delle discussioni quasi sempre il mancato adempimento degli obblighi familiari o la violazione dei giorni in cui il bambino avrebbe dovuto stare col padre e con la madre. Da quando i genitori si erano separati, infatti, Elia era in affidamento congiunto. E dopo le reciproche denunce, la donna era seguita dai servizi sociali. Dalle indagini svolte finora, però, non risulta che la 35enne avesse delle patologie.
L’ultima volta che Elia è stato visto in pubblico è stata alla fine delle lezioni scolastiche di lunedì 17 novembre. La madre è andata a prenderlo a scuola e lo ha portato a casa. Invece martedì mattina il padre, che doveva andare a prenderlo a scuola, ha scoperto che il bambino lì non c'era. Così è andato dai carabinieri e ha denunciato formalmente l'irreperibilità della donna e del figlio. Poi, è stato trovato il cadavere della 35enne. E in un secondo momento quello di Elia a casa.