La lista degli stupri comparsa sui muri di un bagno del rinomato liceo Classico Giulio Cesare di Corso Trieste, Roma, è al centro delle indagini della Squadra Mobile, che lavora insieme alla Digos. No comment da parte degli studenti, che preferiscono rimanere in silenzio. Solo alcune delle vittime, tre ragazze delle otto finite sulle mattonelle, hanno sporto denuncia. Oggi però, a differenza di quanto sostenuto ieri da quotidiani come La Repubblica e Il Corriere della Sera, si è scoperto che non ci sarebbe nessun ambiente politico di destra dietro l'episodio. "Indirizzare le indagini verso un scontro di natura politica è quasi certamente fuorviante", scrive il Messaggero a tal proposito.
E il motivo è molto semplice: i nomi delle vittime scritti su quelle mattonelle appartengono a cinque delle sei liste che si sono affrontate per il rinnovo delle cariche d'istituto. Si tratta, insomma, di un elenco troppo eterogeneo per arrivare ad accusare questa o quella parte politica. Come invece si sono azzardati a fare, sulle pagine di ieri, martedì 2 dicembre, Rep e Corsera. Per il momento, si starebbe procedendo per istigazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale e si starebbe cercando di risalire all'autore di quelle scritte.
Per quanto riguarda La Repubblica, ieri titolava così: "Lista degli stupri al liceo, la preside in Questura. Spunta la pista neofascista". E nell'articolo si leggeva: "Alla Digos e alla mobile la preside, che aveva bollato la lista come 'ottusi e scriteriati graffiti vandalici', ha raccontato le sue preoccupazioni per quel che avviene attorno all'istituto. C'è l'ipotesi che gruppi esterni alla scuola, legati politicamente alla destra estrema, guidino le azioni di chi frequenta l'istituto, fino a spingere alla denigrazione degli altri ragazzi esposti politicamente su fronti opposti o diversi. Una violenza verbale sessista con radici non dissimili alle tentate incursioni dei neofascisti nel liceo Righi occupato, un altro del centro".
Una corsa a criminalizzare la destra a cui ha partecipato anche il Corsera, che invece titolava: "La lista degli stupri, sospetti su un gruppo di estrema destra". Mentre nell'articolo c'era scritto che "l’avvio delle indagini sulla 'lista stupri' comparsa nel liceo romano (...) punta a inquadrare il gesto in un clima di tensione crescente non solo nel liceo classico del quartiere Trieste, ma in molti altri istituti superiori della Capitale. L’attenzione si concentra così su una associazione di estrema destra che fa da riferimento anche per un gruppo interno alla scuola, bocciato nella votazione di una settimana fa per le elezioni dei rappresentanti di istituto".
Non solo Roma. Una 'lista stupri' con i nomi di due ragazze è stata trovata questa mattina, mercoledì 3 dicembre, su un muro nei bagni dei maschi del liceo scientifico Vallisneri di Lucca. La dirigente scolastica l'ha fatta immediatamente cancellare e ha chiamato la polizia, che ha avviato le indagini per individuare l'autore del gesto.