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Sesso e famiglia, la realtà supera la fantascienza

di Mario Sechi martedì 23 dicembre 2025

2' di lettura

L’anno sta correndo verso i titoli di coda, nel finale del 2025, due storie in apparenza minori mi sembrano di enorme importanza per le loro origini e conseguenze, rivelano lo spirito del tempo: il cambio di sesso di un tredicenne autorizzato da un giudice, l’ordine di un tribunale che separa i bambini dai genitori della famiglia nel bosco. In entrambi i casi, il diritto si serve di un “concerto” di esperti che si definiscono a vario titolo “scienziati”.

Il diritto decide, ma il consiglio, l’opinione, il certificato che prepara il verdetto è dei professori, dei medici, degli assistenti sociali, degli psicologi.

Il problema è che la scienza e il diritto sono diventati scientismo e formalismo giuridico, traduzione: nessun sentimento è ammesso, la vita è norma e calcolo, il pathos è un disturbo. Il caso del 13enne che ha cambiato sesso con il verdetto di un giudice è esemplare e per questo produce turbamento: se posso “hackerare” la mia storia biologica con una cura di potenti farmaci (dagli effetti inquietanti, come si può leggere oggi in cronaca su Libero), se posso iniziare questo percorso irreversibile all’età di 9 anni, allora tutto è possibile.

Prima di tutto si spezzano i filamenti che rendono unica e non replicabile la mia persona, poi cancello il mio passato, il resto è tutto da inventare. La cosa impressionante è che l’oggetto di questa operazione bio-giuridica è il corpo e l’anima dei bambini, non ancora nel pieno dell’adolescenza, avvolti nel bozzolo dell’incompiuto, pronti allo stupore del vivere. Il farmaco e la legge fermano tutto, deviano il percorso, offrono una falsa felicità, così tu cambi sesso e tu cambi famiglia.

La fantascienza aveva anticipato questo futuro distopico, il nostro presente, Aldous Huxley nel suo capolavoro Brave New World racconta un mondo dove un farmaco chiamato “Soma” offre una vacanza permanente della coscienza, fin dalla nascita le persone rigettano ogni sentimento che potrebbe renderle instabili, si nasce con certe qualità e non altre grazie a programmi di eugenetica, farmaci e biotecnologia sono uno strumento di controllo nelle mani del governo. Siamo alla vigilia di Natale, benvenuti nell’incubo.

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