Ha parlato di "violenza gratuita istituzionale", Matteo Salvini, che anche a Natale ha preso le difese della cosiddetta "famiglia nel bosco". Nathan Trevallion, il padre, ha potuto visitare solo per due ore e mezza la casa-famiglia nel quale su decisione del Tribunale dei minori de L'Aquila sono stati spostati i suoi tre figli, con cui la madre Catherine Birmingham può trascorrere invece più tempo. Dalle 10 alle 12.30, ma nessun pranzo insieme per non contravvenire al regolamento interno della struttura, che ospita altri minori.
La casa famiglia di Vasto ha deciso infatti di respingere la richiesta presentata dall'uomo tramite gli avvocati Marco Femminella e Danila Solinas. La responsabile del servizio minori ha spiegato che il regolamento interno non prevede incontri nei giorni festivi. Per la psicologa, "accogliere la richiesta avrebbe potuto creare un precedente", consentendo agli altri ospiti di poter avanzare richieste simili in futuro e impossibili da gestire per la struttura.
"Papà Nathan è stanco e debilitato", ha dichiarato il sindaco di Palmoli all'agenzia Adnkronos, esprimendo viva preoccupazione per le condizioni psicofisiche del padre. Anche il ristoratore Armando Carusi, che ha offerto aiuto alla famiglia, a cui è stata revocata la responsabilità genitoriale, mettendo a disposizione di mamma e papà il proprio casolare per consentire di sistemare la casa nel bosco e andare incontro alle richieste dell'autorità giudiziaria, ha espresso la propria inquietudine pur facendo sapere che Nathan non ha trascorso un Natale in totale solitudine. "Dopo la visita nella casa famiglia è andato da un suo conoscente. Non è rimasto in solitudine almeno".
Ora i giudici hanno nominato una psichiatra, Simona Ceccoli, come consulente tecnico d'ufficio: dovrà valutare la situazione familiare e avrà 120 giorni di tempo per stabilire le condizioni per un recupero delle funzioni genitoriali.