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Bestie di Satana, "il corpo di Frigerio è nel parco di Brugherio"

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Secondo il presidente dei cartomanti di Brera i marchi a fuoco su un albero indicano il luogo di sepoltura del corpo

Eleonora Crisafulli
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Si torna a parlare di Bestie di Satana e in particolare della scomparsa di Christian Frigerio, una delle vittime, dopo la rivelazione di Marcello Basile, il presidente dei cartomanti di Brera impegnato da anni nelle ricerche. Secondo Basile un calice marchiato a fuoco sulla corteccia di un albero nel Parco di Brugherio indicherebbe il luogo della sepoltura. La scomparsa - Ma facciamo un passo indietro. Il  14 novembre del 1996 scompare da Carugate il giovane operaio. Christian Frigerio, allora 22enne, è inquieto quel giorno e, dopo essere tornato a casa dal lavoro, alle 18  esce in bicicletta nonostante la pioggia. Da allora nessuno ha più sue notizie. Nel 2004, però, dopo il ritrovamento dei corpi di Fabio Tollis e Chiara Marino, la scomparsa di Frigerio si lega ai terribili crimini delle Bestie di Satana, giovani del Varesotto autori di riti satanici e delitti. Frigerio, infatti, frequentava i membri della setta e avrebbe assistito tra l'altro all'omicidio di una turista inglese. Questo quindi il movente del presunto omicidio: il 22enne sarebbe stato assassinato perché ritenuto un testimone scomodo. Il 16 giugno del 2006, a seguito delle rivelazioni fatte da un amico di Christian a conferma del rapporto tra Frigerio e le Bestie di Satana, il Procuratore della Repubblica di Monza, Antonio Pizzi, riapre il fascicolo ormai archiviato. E a giugno del 2008  uno degli indagati, Mario Maccione, conferma: “Quel traditore, l'abbiamo ucciso a coltellate a Brugherio, nella cava dove facciamo le prove di coraggio”. I primi scavi - Il 5 luglio dello stesso anno i carabinieri di Monza prelevano campioni di terreno nel luogo indicato, appena sotto lo strato di erba. A eseguire l'operazione un archeologo e un medico legale incaricati dalla magistratura. Trovare qualcosa è difficile perché la cava Increa è stata oggetto negli anni di diversi modifiche. Ma, secondo Basile, si poteva fare di più. Il cartomante originario di Cologno sostiene, infatti, di aver visto quel giorno qualcosa che gli inquirenti ignorarono nei pressi del vecchio lanificio Ristall: un lembo di stoffa rossa si intravedeva dal terreno smosso negli scavi. Il tessuto sarebbe stato compatibile con il maglione indossato dal ragazzo al momento della scomparsa. Basile dice di aver avvisato inutilmente un carabiniere. Adesso, a distanza di due anni, rivolge il suo appello agli inquirenti affinché scavino ancora a Brugherio: "Altrimenti scavo io", dice determinato, dopo aver trovato una nuova "prova lampante". Non si tratta di un'intuizione legata a capacità sensitive, ma di un fatto: "Due giorni fa mi sono accorto che su un albero della cava ci sono alcuni marchi a fuoco. Tra questi, un calice con ostia e delle 'M', tipiche della simbologia satanica (nella foto), e dall'altra parte del tronco i nomi di Maccione, Tollis e Frigerio con tre 'S', che stanno per 666, il numero del diavolo. Tutto è documentato" assicura Basile. A questo punto il cartomante chiede che si torni a scavare attorno a quel fusto passato inosservato nel 2008: "Sono pronto a incatenarmi all'albero, finché non mi ascoltano".

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