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Rignano, abusi certi

I genitori: via col processo

Silvia Tironi
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"E' certo che alcuni alunni dell' asilo "Olga Rovere" hanno subito traumi di natura sessuale. Lo hanno certificato molti psicologi, tra i quali quelli dell' ospedale Bambino Gesù di Roma, cui si sono rivolti i genitori. La circostanza è stata confermata anche dai consulenti della Procura di Tivoli. Quindi è indispensabile arrivare al dibattimento per stabilire chi e dove ha inflitto tali traumi ai bambini". Questo, in sintesi, il commento dei responsabili dell'Associazione genitori Rignano Flaminio (Agerif) alla notizia della chiusura delle indagini da parte delle procura di Tivoli sui presunti episodi di pedofilia che sarebbero avvenuti nell'asilo del paese alle porte di Roma. "Noi - dicono all'Agerif - vogliamo sapere la verità. Qualora gli indagati venissero prosciolti resterebbero da individuare e perseguire i responsabili delle violenze sessuali certe e verificate". Nuovi sviluppo per l'indagine - Dopo due anni di indagini il caso dei presunti abusi sessuali che sarebbero avvenuti fino al 2006 nella scuola materna Olga Rovere di Rignano Flaminio ai danni di una ventina di bambini approda in un'aula di giustizia. La procura di Tivoli ha concluso gli accertamenti e si appresta a notificare ad alcuni dei sette indagati, secondo quanto previsto dall'articolo 415 bis cpp, l' avviso di chiusura indagini. Si tratta della procedura che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio. Il tutto avviene mentre è stato individuato e passato al setaccio il cosiddetto "terzo sito" nel quale, secondo l'ipotesi di lavoro degli inquirenti, potrebbero essere avvenuti alcuni episodi di pedofilia. Si tratta di un casolare che si trova nella periferia di Rignano Flaminio. In precedenza i carabinieri avevano perquisito e effettuato prelievi in una delle abitazioni delle maestre indagate e successivamente in un altro casolare. Al vaglio del gup che sarà chiamato a pronunciarsi sulle richieste di rinvio a giudizio ci saranno quindi anche gli atti sul terzo sito. Per due-tre indagati si va, invece, verso una richiesta di archiviazione. La differenza tra un gruppo e l'altro sta nel fatto che, per gli appartenenti al primo, sono stati raccolti ulteriori elementi dopo l'annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare da parte del tribunale del riesame, in prima istanza, e della Cassazione, in seconda. Tra i possibili destinatari delle richieste di archiviazione da parte del procuratore Luigi De Ficchy e del pm Marco Mansi ci sarebbe il benzinaio cingalese Kelum De Silva. Anche la posizione della bidella Cristina Lunerti sembra piuttosto debole. Nell'inchiesta sono coinvolti le maestre Patrizia Del Meglio, Marisa Pucci e Silvana Magalotti e Assunta Pisani nonchè l'autore tv Gianfranco Scancarello, marito di Del Meglio. La vicenda, cominciata nel 2006 con le prime denunce di genitori, ebbe un improvvisa accelerazione nell'aprile 2007 con una serie di arresti.

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