Fini: regolamentare gli scioperi
Cgil avvisa il governo: "Attento"
Dopo la stretta del governo in materia di scioperi, non si è fatto attendere a lungo il monito del presidente della Camera Gianfranco Fini: "Èsempre più urgente avviare una riflessione sulla tenuta della vigente disciplina di settore perindividuare lacune e prospettare ipotesi di adeguamento", ha sottolineato Fini parlando in occasione della presentazione della relazione annuale del garante degli scioperi: "Non si tratta ovviamente di soffocare il diritto di sciopero", ha poi aggiunto, "ma diarmonizzarlo con l'esercizio degli altri diritti di tutti i cittadini in un opera di bilanciamento chedeve tenere conto dell'evoluzione sociale". Secondo la terza carica dello Stato il diritto di sciopero "non puòcompromettere oltre misura il godimento di altri diritti della personaugualmente garantiti in Costituzione, come il diritto alla salute, allasicurezza, all'istruzione, all'assistenza e previdenza sociale, allalibertà di circolazione e di comunicazione, alla effettiva tutelagiurisdizionale delle proprie ragioni". L'intervento del presidente della Camera arriva all'indomani dell'annuncio del governo di una possibile stretta nelle regole sugli scioperi nei trasporti pubblici. Secondo quanto sottolineato dal ministro dellaFunzione pubblica, Renato Brunetta, intervistato da Canale 5,"nel prossimo futuro non sarà più possibile fare scioperi selvaggi neiservizi pubblici: è nel testo di legge che probabilmente approveremovenerdì nel consiglio dei ministri presentato dal collega Sacconi che haperfettamente ragione. Non èpossibile che una minoranza tenga in ostaggio una maggioranza. Anchequi bisogna essere molto chiari. Lo sciopero è un diritto tutelatodalla Costituzione ma anche la mobilità, la vita, il lavoro sono valoritutelati dalla Costituzione. Quando ci sono due valori tutelati dallaCostituzione che entrano in conflitto, cosa che può succedere, serve laregola, la regolazione, la legge e la legge deve definire la priorità.In questo caso la priorità è la vita, la mobilità, l'economia deicittadini rispetto al diritto di sciopero che potrà essere comunqueespletato secondo regole tali da non incidere nella libertà deglialtri". In materia di sciopero è intervenuto anche il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani: "Il governo stia attento - ha detto il leader sindacale - perchè inmateria di libertà del diritto di sciopero costituzionalmente garantitobisogna procedere con molta attenzione. Se c'è qualcosa da aggiustarerispetto a una normativa già rigida eventualmente lo si può veder. Mase si vogliono introdurre forzature che limitano poteri e prerogative èaltra questione". Al parere negativo già espresso dalla Cgil, Brunetta replica con un sorriso: "Ce ne faremo una ragione".