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Barriera corallina a Riccione Romagna come le Maldive?

La scoperta: a 200 metri dalla spiaggia "straordinaria biodiversità" intorno ai sacchi di protezione. Già pronte le immersioni

Giulio Bucchi
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Una barriera corallina a 200 metri da Riccione. Non è l'ennesima trovata della riviera romagnola e dei suoi bagnini geni di marketing ma, a quanto pare, di una sorprendente scoperta scientifica. A poche centinaia di metri dalla battigia, infatti, sono state trovate infatti una flora e una fauna mai viste prima in quel tratto di mare dell'Adriatico, dai colori e dalle forme inconsuete per  le nostre latitudini. A fare la "scoperta" sono stati Cooperativa Bagnini, Sub Riccione e Fondazione Cetacea che hanno dato vita ad un progetto per la valorizzazione della vita sommersa. E c'è già chi parla di un'estate 2012 a suon di snorkeling ed immersioni, manco fossero le Maldive. Tutto è iniziato neo 2011, con la campagna di monitoraggio della barriera di sacchi realizzata per proteggere la costa. L'attività di perlustrazione, effettuata dai subacquei della Sub Riccione Polisportiva Comunale, ha rilevato la presenza "di un'incredibile biodiversità marina instauratasi, nel tempo, sulla superficie della  barriera e negli interstizi presenti fra i sacchi". Una vera e propria "oasi sommersa", la definiscono le autorità di Riccione. La guerra turistica piada e squacquerone con Rimini è iniziata in anticipo. Barriera corallina a Riccione: guarda il video su LiberoTv

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