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Lavoro: job hopping? Cambiare spesso posto non sempre paga

AdnKronos
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Roma, 20 feb. (Labitalia) - Definiti la 'job hopping generation', i Millennials sembrano essere i lavoratori più inclini a cambiare spesso impiego. La fedeltà all'azienda è un concetto decisamente fuori moda e i giovani professionisti sono sempre più incoraggiati a fare esperienza in aziende e ruoli diversi per fare carriera più velocemente. Una strategia che, a lungo andare, non sempre paga, secondo gli esperti di Hays Response, la divisione di Hays dedicata ai profili più junior. “Si dà per scontato che crescita professionale e aumento di salario - affermano gli esperti di Hays Response - si possano ottenere solo cambiando lavoro. Tuttavia, le promozioni si possono conquistare anche rimanendo all'interno della stessa azienda e non sempre la soddisfazione professionale deriva da un nuovo impiego. Prima di abbandonare la nave, infatti, è bene chiedersi se si sono sfruttate tutte le opportunità che l'attuale impiego può offrire e, soprattutto, se si è fatto tutto il possibile per raggiungere i propri obiettivi di crescita all'interno dell'azienda”. Le generazioni più giovani sono alla ricerca di una carriera diversificata e prediligono percorsi professionali che offrono un ampio ventaglio di ruoli. Cambiare lavoro è sicuramente utile per dare slancio al proprio curriculum, ma è possibile raggiungere posizioni apicali anche lavorando per molto tempo nella stessa azienda. Per farlo, è fondamentale avere in mente un chiaro percorso di crescita, aggiornare costantemente le proprie skill ed essere sempre pronti a nuove sfide.

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