Costruzioni: sindacati, rilanciare il settore vuol dire rilanciare il paese
Roma, 24 set. (Labitalia) - “Mai come in questo momento la difesa ed il rilancio del Paese dipendono dal settore delle costruzioni. Il nuovo governo dia seguito agli annunci e provveda a mettere in campo tutte le misure idonee al rilancio del comparto, e conseguentemente alla competitività e alla produttività del Paese”. Lo dichiarano i segretari generali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, Vito Panzarella, Franco Turri, Alessandro Genovesi, che annunciano una iniziativa unitaria a Roma il prossimo 21 ottobre, per lanciare una giornata di iniziative di sensibilizzazione e proposta. “Le nostre richieste – proseguono – sono sensate e fattibili: innanzitutto è necessaria una vera politica industriale nei settori dell'edilizia e dei materiali, con il rilancio delle opere infrastrutturali a partire dai cantieri bloccati e la riqualificazione e messa in sicurezza del territorio, a partire dal Sud e dalle aree interne". "Chiediamo una riforma previdenziale -dicono i tre segretari- che tenga conto delle peculiarità delle occupazioni, tutelando chi è impegnato in lavori gravosi. Lotta serrata contro l'elusione contrattuale e il lavoro nero, con il rafforzamento del Durc, la diffusione della congruità, l'attuazione della Patente a punti e l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro". I tre leader sindacali di Fillea, Filca e Feneal ribadiscono che sono "indispensabili, una riforma fiscale in grado di ridurre le tasse a lavoratori e pensionati e una reale riforma del Codice degli Appalti, che riduca il ricorso al subappalto e il numero delle stazioni appaltanti e favorisca il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa". "I dati del settore ci offrono uno scenario desolante: diminuiscono gli addetti, chiudono le aziende, crollano gli investimenti, aumenta la fuga dal contratto edile, sale l'età media dei lavoratori nei cantieri e si verifica una crescita sempre più drammatica degli infortuni, in particolare di quelli mortali", aggiungono i sindacati. "Così non si può andare avanti – aggiungono - e per questo il 21 ottobre riuniremo i nostri direttivi nazionali per definire una giornata di iniziative e di sensibilizzazione e proposta, dopo lo sciopero generale del 15 marzo scorso. Nei prossimi giorni chiederemo un incontro al Governo, ed in particolare ai ministeri delle Infrastrutture, del Lavoro e dello Sviluppo Economico, perchè solo dal confronto costruttivo con le forze sociali può davvero ripartire il settore, e quindi il Paese”, concludono i segretari generali di Feneal, Filca, Fillea.