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Europee 2024, la "maggioranza Ursula" resiste ma perde 17 seggi

martedì 11 giugno 2024
1' di lettura

La "maggioranza Ursula" resiste all'urto delle Destre in Europarlamento, ma perde complessivamente 17 seggi rispetto al 2019. È l'esito delle elezioni europee che hanno chiamato al voto oltre 370 milioni di elettori nei 27 Paesi membri. Il Partito Popolare Europeo, di cui fa parte Forza Italia, cresce di 10 parlamentari e sarà ancora il primo gruppo. Il secondo partito, Socialisti & Democratici, di cui fa parte il Pd, ha perso invece 4 seggi. I liberali di Reniew Europe scendono da 102 a 79. La "maggioranza Ursula", dunque, appare risicata e potrebbe essere costretta a cercare nuove convergenze con altri gruppi.

Caso Pfizer Von der Leyen, il tribunale Ue boccia il divieto all'accesso di sms con Pfizer

Ciao poveri Von der Leyen, lo scandalo: jet privato per fare 187 km

Ohibò L'aria che tira, Parenzo sbianca: "Lei è il vero pericolo"

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Claudio Brigliadori

Emmanuel Macron usa la Ue per gli interessi francesi

Mauro Zanon

Garlasco, perquisizioni a casa di Sempio e dei suoi genitori

Perquisizioni dei Carabinieri di Milano a casa dei genitori di Andrea Sempio a Garlasco nell'ambito del delitto di Chiara Poggi del 2007 nel comune in provincia di Pavia. I militari hanno effettuato un blitz anche a casa dello stesso Sempio a Voghera. Sequestrati pc e telefoni. Ma gli investigatori stanno cercando l'arma del delitto in un canale nella zona di Tromello. L'ipotesi è nata da una testimonianza resa agli inquirenti nella nuova inchiesta per omicidio volontario in concorso a carico di Andrea Sempio, il 38enne amico del fratello Marco Poggi che all'epoca dei fatti aveva 19 anni. Sono in corso da questa mattina all'alba anche perquisizioni presso terzi nelle case di Roberto Freddi e Mattia Capra, amici di Sempio. Entrambi non sono indagati.

Papa Leone XIV riceve Sinner: Jannik gli dona la sua racchetta

Jannik Sinner è stato ricevuto da Papa Leone XIV in Vaticano, insieme ai suoi genitori. Con il numero 1 del tennis mondiale anche una delegazione della Federtennis, guidata dal presidente Angelo Binaghi. L'incontro si è tenuto nelle sale dietro l’Aula Paolo VI. Sinner e Binaghi hanno portato al Pontefice il trofeo della Coppa Davis vinto dall'Italia, oltre a una tessera della federazione. Il tennista ha scherzato col Santo Padre: "Ecco la pallina, vuole giocare un po'?". "Qui meglio di no" ha risposto Leone XIV "a Wimbledon mi lascerebbero". Emozionato il presidente della federazione Angelo Binaghi. "Abbiamo respirato tutta la passione che Leone XIV ha per il nostro sport e questo ci ha riempito di orgoglio. Speriamo di poter abbracciare di nuovo il Santo Padre al più presto, magari su un campo da tennis". 

Iran, Trump: "Ok a un accordo, ma stop alle ricerche sul nucleare"

Nella riunione di Riad con i leader del Consiglio di cooperazione del Golfo, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito che vuole urgentemente “raggiungere un accordo” con l'Iran per smantellare il suo programma nucleare e che Teheran deve smettere di sostenere i gruppi terroristici che agiscono per suo conto in tutta la regione. “L'Iran deve smettere di finanziare il terrorismo, porre fine alle sue sanguinose guerre per procura e cessare in modo permanente e verificabile la ricerca sulle armi nucleari“. Dall'inizio del mese scorso, gli Stati Uniti e l'Iran hanno avviato i colloqui incentrati proprio sullo sviluppo da parte di Teheran di tecnologie nucleari.

Siria, Trump a colloquio con il presidente al-Sharaa

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha incontrato il presidente ad interim della Siria Ahmad al-Sharaa, un incontro storico perché i leader dei due Paesi non si incontravano da 25 anni. La riunione si terrà al margine del vertice di Trump con il leader del Consiglio di cooperazione del Golfo. Martedì sera la popolazione siriana ha festeggiato per le strade nella speranza che il Paese, escluso dai circuiti della finanza globale, possa rientrare nell'economia mondiale proprio nel momento in cui ha più bisogno di investimenti. Al-Sharaa ha combattuto in Iraq contro gli Usa insieme ad al-Qaeda, con il nome di battaglia Abu Mohammed al-Golani, prima di prendere parte alla guerra civile siriana. Le stesse forze statunitensi lo avevano tenuto prigioniero per diversi anni in Iraq.