“Ci riconosciamo nelle parole del presidente del Consiglio, ha già parlato e quindi pieno sostegno e piena solidarietà al presidente del Consiglio. Io non sono abituato a guardare nel buco della serratura, sarà il presidente del consiglio a dire quello che vorrà dire, se vorrà dirlo e ci riconosciamo in quello che ha già detto”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani all’arrivo al Forum Thea di Cernobbio, ai cronisti che gli chiedevano se il ministro Sangiuliano dovesse fare un passo indietro.
Personale della Direzione Investigativa Antimafia di Torino, unitamente a personale della Divisione Anticrimine e Squadra Mobile della Questura di Alessandria hanno dato esecuzione, recentemente, al decreto di sequestro anticipato di beni, emesso dal Tribunale di Torino - Sezione Misure di Prevenzione su proposta congiunta presentata dal Direttore della Direzione Investigativa Antimafia e dal Questore di Alessandria, nonché al decreto di perquisizione per trasferimento fraudolento di valori emesso dalla Procura della Repubblica di Alessandria nei confronti del nucleo familiare di un noto pregiudicato alessandrino, già emerso nelle cronache giudiziarie per essere stato coinvolto e condannato in inchieste giudiziarie per gravi reati quali associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, ricettazione, furto, nonché estorsione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, fabbricazione e detenzioni di materie esplodenti, porto abusivo di armi, danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale ed inoltre per avere intrattenuto contatti con soggetti legati al mondo della criminalità organizzata di stampo mafioso. Le suddette attività si sono svolte nelle province di Alessandria, Bolzano, Torino e Savona a carico del Proposto, del figlio e della moglie e di altri due soggetti anch'essi pregiudicati, indiziati in concorso tra loro del reato di intestazione fittizia di beni, in relazione a quanto emerso in sede d'indagine patrimoniale. L'operazione nasce dalla complessa attività di analisi del materiale acquisito dagli Organi proponenti che ha permesso di ricostruire l'ingente patrimonio accumulato dal nucleo familiare nel tempo in violazione della normativa antimafia vigente nonché documentare e delineare il notevole profilo criminale del capofamiglia che vantava numerosi contatti con esponenti di spicco di strutture criminali 'ndranghetiste presenti in territorio alessandrino e calabrese. La misura di prevenzione patrimoniale eseguita in via provvisoria nei confronti del nucleo familiare del pregiudicato ha permesso il sequestro di otto beni immobili, del compendio aziendale di tre imprese, di n. 58 beni mobili registrati, di n. 21 rapporti finanziari, per un valore complessivo stimato di circa 3 milioni di euro. Alle operazioni, inoltre, ha partecipato il Compartimento Polizia Stradale di Torino, al fine di controllare per quanto di specifica competenza, i numerosi mezzi stradali delle imprese sottoposte a sequestro. La specifica professionalità del personale della Squadra di P.G. compartimentale in materia di identificazione dei veicoli ha permesso di rinvenire ed analizzare numerosi parti meccaniche dei suddetti veicoli che sono poi risultate oggetto di furto con conseguente denuncia in stato di libertà a carico del proposto e del figlio, in concorso, per ricettazione, riciclaggio, truffa assicurativa e simulazione di reato. Nei giorni scorsi è iniziata di fronte al Tribunale di Torino, Sezione Misure di Prevenzione, nel contraddittorio delle parti, la fase destinata alla definitiva pronuncia del Tribunale sia sulla proposta di confisca dei beni già sequestro sia sulla applicazione della misura personale della Sorveglianza con obbligo di soggiorno. Si tratta di un sequestro di beni di natura preventiva tra i più significativi effettuati nella provincia di Alessandria. L'intera attività si inserisce nel più ampio lavoro di sinergia del Centro operativo DIA di Torino con il coordinamento della locale DDA e le forze di polizia territoriali, finalizzato alla strategia di contrasto al crimine organizzato di stampo mafioso, attraverso il contestuale lavoro investigativo e la scrupolosa analisi dei flussi economici e dei patrimoni illecitamente acquisiti, utilizzando gli strumenti normativi previsti dal Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.
"Undici mesi fa ho ereditato un disastro". Lo ha detto Donald Trump nel suo messaggio alla Nazione, accusando la precedente amministrazione democratica per le difficoltà economiche e la crisi dell'immigrazione illegale che si trova ad affrontare. "Buonasera, America. Undici mesi fa ho ereditato una situazione disastrosa e la sto risolvendo. Quando sono entrato in carica, l'inflazione era la più alta degli ultimi 48 anni, e alcuni direbbero della storia del nostro Paese, causando un aumento dei prezzi senza precedenti e rendendo la vita insostenibile per milioni e milioni di americani", ha dichiarato. "I nostri confini erano aperti e, per questo motivo, il nostro Paese è stato invaso da un esercito di 25 milioni di persone, molte delle quali provenivano da prigioni e carceri, istituti psichiatrici e manicomi. Erano spacciatori, membri di bande criminali e persino 11.888 assassini, più del 50% dei quali aveva ucciso più di una persona. Questo è ciò che l'amministrazione Biden ha permesso che accadesse al nostro Paese. E non si può permettere che accada di nuovo", ha aggiunto Trump.
Scoperte e sequestrate dalla Guardia di Finanza di 2 fabbriche dedite alla lavorazione, al confezionamento e al deposito di sigarette. Le strutture si trovano nelle aree rurali ai confini delle province di Milano e Pavia. Identificati 17 lavoratori di nazionalità ucraina e moldava, tutti arrestati in flagranza dei reati di contrabbando di tabacchi lavorati e contraffazione. La capacità produttiva degli stabilimenti clandestini è rilevabile dagli ingenti quantitativi di materiali di contrabbando rinvenuti e sottoposti a sequestro: nel complesso, oltre 30 tonnellate di tabacco grezzo e lavorato e circa 3 tonnellate di sigarette, in gran parte già confezionate in pacchetti riportanti i marchi contraffatti di noti brand del settore, per un valore complessivamente stimato di oltre 8 milioni di euro. I siti produttivi in questione erano ben mimetizzati attraverso l'adozione di mirati accorgimenti per svolgere nel massimo riserbo l'illecita produzione di sigarette che avveniva al loro interno. Gli impianti venivano alimentati con gruppi elettrogeni, allo scopo di non rendere rilevabile, dai picchi di consumo dell'energia elettrica, la presenza di macchinari funzionanti a pieno ritmo e negli ambienti più interni, illuminati solo artificialmente, erano stati allestiti alloggi precari per il personale proveniente da Paesi dell'Est europeo.
"La sinistra oggi che è all'opposizione ha tutte le risposte ai problemi che ha creato quando era al Governo. Siete nervosi, anch'io lo sarei al posto vostro. Elly Schlein non abbiamo avuto la fortuna di sentirla ad Atreju, non l'abbiamo vista arrivare del resto...", lo ha detto Bignami di FdI in Aula alla Camera.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev