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Caso Almasri, Sisto: "Da Nordio e Piantedosi comportamento corretto"

giovedì 30 gennaio 2025
1' di lettura

"Abbiamo soltanto pochi atti a disposizione: il provvedimento della Corte d'Appello di Roma e la denuncia di Li Gotti. È necessario conoscere gli atti e sicuramente i ministri Nordio e Piantedosi nel loro speech in Parlamento avrebbero chiarito quello che è accaduto. Non siamo sicuramente in grado di dire se ci sono stati ritardi o omissioni. Ovvero: il provvedimento della Corte d'Appello è il pilastro su cui si è retto il comportamento corretto del ministro Nordio e del ministro Piantedosi". Così il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto a margine del convegno 'Le sfide dell’IA' a Roma a Palazzo San Macuto, in merito alla scarcerazione e al rimpatrio del generale libico Almasri dopo il suo arresto a Torino, una vicenda per la quale la procura di Roma ha aperto un fascicolo d'inchiesta per favoreggiamento e peculato nei confronti della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dei ministri della Giustizia e dell'Interno, Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. "È noto che il ministro (Nordio, ndr) non è stato informato secondo la legge del 2012 di quanto accaduto e questo ha comportato il provvedimento della Corte d'Appello. In ogni caso quando i ministri torneranno in Parlamento per riferire saranno perfettamente in condizione di giustificare quanto accaduto. Noi non possiamo emettere sentenze" aggiunge il viceministro.

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Quarta Repubblica, il palestinese denuncia Hamas: "La verità su Gaza"

"Vogliamo l'estromissione di Hamas dalla Striscia di Gaza, vogliamo vivere in pace con Israele". A Quarta Repubblica, il talk del lunedì sera di Rete 4 condotto da Nicola Porro, interviene Moumen Al-Natour, palestinese di Gaza, attivista ed ex prigioniero di Hamas. Consapevole del rischio che corre per la sua incolumità, rilascia un'intervista in esclusiva in cui denuncia come stanno davvero le cose nella Striscia. 

Avvocato e co-fondatore del movimento anti-Hamas "Vogliamo Vivere", Al-Natour è presidente della Ong Palestinian Youth for Development ed è stato prigioniero politico di Hamas: da Porro spiega nei dettagli come funziona la gestione degli aiuti umanitari da parte dell'organizzazione politico-militare e mostra le condizioni di devastazione in cui versa Gaza, con dei video girati in prima persona. “Vogliamo mettere un termine alla sudditanza della Striscia di Gaza all’Iran. Vogliamo vivere in pace con il popolo di Israele e vogliamo sostituire il governo di Hamas con un governo democratico. L’Iran non deve continuare a ingerire e intervenire nei paesi arabi".

Baby Gang al Carroponte, sputi sulla sua Ferrari. Poi la rissa coi maranza

Maranza scatenati e sputi sulla Ferrari di Baby Gang. Non si può certo negare che il concerto del controverso trapper nato a Lecco edi origini marocchine al Carroponte di Sesto San Giovanni non abbia riservato una certa dose di adrenalina.

Il giorno del grande evento è stato sabato 14 giugno. Zaccaria Mouhib, questo il nome all'anagrafe dell'artista, fa il suo ingresso al Carroponte entrando con la sua auto, una appariscente Ferrari, direttamente nell'area pedonale riservata al pubblico, che non la prende bene.

Secondo alcuni testimoni presenti alla scena, qualcuno avrebbe reagito in malomodo scatarrando sulla supercar in segno di disprezzo. Alcuni membri dello staff dell’artista avrebbero avuto anche una vivace discussione con la sicurezza. Clima piuttosto torrido, non solo meteorologicamente, e un po' troppo nervosismo prima dell'esibizione vera e propria.

Sui social, infatti, circola anche un video in un cui un nutrito gruppo di maranza, il pubblico di riferimento di Baby Gang, scatena una gazzarra proprio dopo uno screzio con alcuni collaboratori del trapper. La polizia è costretta a intervenire, manganelli in mano, come se si trattasse di una delle tante risse urbane o di una manifestazione politica. Una volta salito sul palco, Zaccaria/Baby Gang non ha fatto riferimento a quanto accaduto qualche minuto prima e ha scatenato la sua raffica di "barre" dedicate a sesso, droga e inni alla varia criminalità. Tutto nella norma, insomma.

Napoli, nascondevano ketamina nella farina Made in Italy diretta a Los Angeles

I militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Napoli hanno sequestrato, presso un centro di spedizione nell’area a nord della provincia, oltre 100 chili di ketamina, contenuta in alcuni pacchi diretti a Los Angeles, occultata in confezioni di prodotti culinari tipici del Made in Italy. Le attività sono state condotte dai militari del Gruppo di Frattamaggiore i quali, nel corso di un controllo del territorio, hanno fatto accesso presso un hub di logistica individuando, tra i colli presenti, alcune spedizioni che, per luogo di destinazione e valore della merce dichiarata, risultavano sospette. Pertanto, le Fiamme Gialle hanno esaminato il contenuto dei pacchi e, con l’ausilio dell’unità cinofila, hanno rinvenuto, tra le derrate alimentari sigillate di pasta e farina, numerosi involucri di cellophane contenenti della sostanza stupefacente, classificata, da successive analisi di laboratorio, come ketamina. Il narcotico sequestrato, qualora immesso sul mercato internazionale, avrebbe fruttato alla criminalità diversi milioni di euro. La ketamina è spesso utilizzata come miscela per formare la “cocaina rosa”, conosciuta oggi come la “droga dei ricchi”, perché venduta fino a 400 euro al grammo. 

Crotone, violento pestaggio di un 24enne in strada: il video diffuso dalla polizia

Il personale dell’Ufficio Volanti della questura di Crotone ha identificato e denunciato in stato di libertà tre giovani crotonesi di 19 anni, già noti alle forze dell’ordine per reati in materia di sostanze stupefacenti , ritenuti responsabili di una violenta aggressione ai danni di un ragazzo di anni 24. I fatti risalgono alla nottata di sabato 14 giugno, quando un giovane è stato brutalmente aggredito in pieno centro cittadino, riportando lesioni giudicate guaribili con una prognosi di 30 giorni salvo complicazioni. L’episodio è avvenuto nelle vie del centro mentre il locale era affollato da numerosi giovani. A seguito della grave aggressione la Polizia di Stato ha individuato e identificato i responsabili del reato che sono stati immediatamente accompagnati presso la Questura per essere sottoposti ai dovuti accertamenti. La polizia evidenzia che, durante l’aggressione, nessuna delle persone presenti è intervenuta in difesa della vittima nè ha provveduto ad avvisare le autorità competenti. L’assenza di collaborazione da parte della cittadinanza ha reso particolarmente complessa l’attività investigativa. I tre responsabili sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di lesioni personali aggravate in concorso. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte della Polizia di Stato per chiarire ogni ulteriore aspetto della vicenda e per verificare eventuali collegamenti con altri episodi analoghi.