"Essere conservatore significa difendere ciò che ami, ciò di cui sei fatto, ciò che sei: tuttavia sapete meglio di me che, in questi tempi, fare questo sia diventato per certi versi rivoluzionario. Il mondo in cui viviamo ci spinge verso un’altra direzione: vogliono che ci omologhiamo, ma il conservatorismo è l’antidoto a una civilizzazione che non crede più in se stessa e demonizza tutto ciò che abbiamo creato. Le identità forti non hanno paura delle altre: quando ci dicono di nascondere la nostra identità o che non siamo aperti agli altri si sta verificando esattamente l’opposto. Imparare le lezioni del passato ci permette di fare un salto nel futuro: è questo il mondo di cui fa parte ogni conservatore, vi ringrazio per far parte di questa famiglia e per combattere con voi; sappiamo di essere dalla parte giusta della storia", o ha detto la premier Meloni ricevendo il premio Thatcher.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
“Tutti i ponti uniscono. Il mio mestiere è quello di fare ponti e avvicinare i popoli. C’è chi fa scioperi e c’è chi fa ponti e aumenta gli stipendi. Ognuno fa il suo". Così il ministro dei Trasporti e segretario della Lega Matteo Salvini sullo sciopero generale Cgil di oggi a margine della cerimonia di intitolazione a San Francesco d’Assisi del Ponte dell’Industria di Roma.
La difesa di Andrea Sempio, indagato dalla Procura di Pavia per l'omicidio di Chiara Poggi, ha presentato 14 "punti di contatto" tra lui e la vittima, includendo l'uso comune del telecomando della TV, utilizzato dalla vittima la mattina dell'omicidio. L'avvocato Liborio Cataliotti ha spiegato che il DNA trovato sulle unghie di Chiara, legato al cromosoma Y della famiglia Sempio, potrebbe derivare da un contatto indiretto con oggetti condivisi. Nonostante ciò, la difesa solleva dubbi sulla solidità scientifica della prova, che non è considerata determinante in sede giuridica. Il legale di Sempio ha anche definito la perizia come una "pistola d'acqua" piuttosto che una "pistola fumante". Il 18 dicembre la consulente della difesa, Denise Albani, presenterà una nuova valutazione dei dati. La procura dovrà confrontarsi con questa nuova relazione, mentre la difesa prepara ulteriori perizie per esplorare ogni possibile ipotesi.
“Io credo che un governo, anzi dei politici che hanno rispetto delle istituzioni, dovrebbero ascoltare questa sofferenza che viene dal Paese, questa protesta che viene dal Paese e poi, sì, siamo anche comunisti”. Risponde così il segretario generale della Cgil di Milano, Luca Stanzione alla ministra dell’Università, Anna Maria Bernini che ieri ad Atreju ha apostrofato alcuni contestatori con la frase “Siete solo dei poveri comunisti”.
"Abbiamo davanti una finanziaria e un governo che non solo non interviene, ma ci ruba con il fiscal drag sull’Irpef tutti gli aumenti contrattuali che abbiamo contrattato nel 2024 e nel 2025. Una finanziaria di 20 miliardi di euro, il 40% sarà destinato al riarmo, una finanziaria che sembra omeopatica, ma che in realtà fa grandi danni perché se tu non aumenti il fondo per esempio sanitario nazionale con questa inflazione stai dicendo che tu riduci le prestazioni sanitarie perché le strutture sanitarie non potranno pagarsi le prestazioni dei lavoratori o le medicine piuttosto o tutto quello che è aumentato con l’inflazione. C’è un governo che decide di ridurre il perimetro di intervento dello Stato e del Welfare state e vengono meno i valori costituzionali, i principi costituzionali che sono quelli di tutela delle cittadine e dei cittadini". Così il segretario generale della Cgil di Milano, Luca Stanzione, a margine del corteo nel capoluogo lombardo per lo sciopero generale indetto dal sindacato nella giornata di oggi. “Io credo che oggi il Governo avrà una grande risposta dalle lavoratrici e dai lavoratori che non può essere solo che siamo dei 'poveri comunisti' - ha proseguito il sindacalista - Credo che un governo, anzi dei politici che hanno rispetto delle istituzioni dovrebbero ascoltare la sofferenza che viene dal Paese. Poi sì, siamo anche comunisti", ha concluso, riferendosi alle parole di ieri della ministra dell'Università Anna Maria Bernini in risposta alle proteste degli studenti Udu. Al corteo è presente anche il segretario generale della Fiom, Michele De Palma. “Le ragioni dello sciopero sono il fatto che la manovra è completamente sbagliata. In dieci anni spenderemo mille miliardi per comprare armi, invece di investire nell’industria, nella salute, nella sicurezza, nella scuola”, ha spiegato il leader dei metalmeccanici. “Il governo ha deciso di fare una manovra per i fratelli e gli amici d’Italia, per chi evade o vive di rendita. Noi chiedevamo invece una manovra che detassasse gli aumenti del contratto nazionale. I metalmeccanici, come i lavoratori del pubblico impiego, hanno rinnovato i contratti, ma il rischio è che i soldi che devono arrivare nelle loro tasche finiscano invece nel fisco”, ha concluso De Palma.