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A L'Aquila sono agibili

solo la metà dei palazzi

Fabio Corti
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 Le verifiche della Protezione Civile sulla stabilità delle abitazioni de L'Aquila colpite dal sisma hanno fatto slittare ancora l'ordinanza del sindaco Massimo Cialente per riassegnare l'agibilità alle prime case. La firma del decreto è prevista per oggi, dopo le necessarie assicurazioni dei periti su ogni singolo numero civico. La Protezione Civile ha rilevato che, su 15.006 sopralluoghi effettuatifinora, gli edifici agibili sono pari al 54,8%. Gli edifici totalmenteinagibili sono oltre tremila, il 21,3% del totale. Il 16,1% degliedifici sono al momento inagibili, ma possono diventare agibili conprovvedimenti di pronto intervento; e ancora il 3,4% sono parzialmenteinagibili, l'1,6% temporaneamente inagibili «da rivedere conapprofondimento», 2,8% inagibili «per rischio esterno». I controllisvolti finora riguardano 13.190 edifici privati, 468 pubblici, 36ospedali, 403 scuole, 101 caserme e 807 attività produttive. Gli sfollati assistiti nelle tendopoli e negli alberghi lungo la costasono 65.458. Di essi, 35.852 vivono nei 178 campi allestitinell'Aquilano, per un totale di 5.789 tende. Altre 29.606 persone sonoinvece ospitate negli hotel e nelle strutture private sulla costaadriatica.

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